Siniscola: dal 2013 senza acqua nella zona industriale

Sonia

Siniscola: dal 2013 senza acqua nella zona industriale

martedì 24 Marzo 2015 - 07:15
Elezioni Regionali 2014: la sede di Luigi Crisponi (© foto S. Novellu)

Il consigliere Luigi Crisponi (© foto S. Novellu)

Interrogazione urgente di Luigi Crisponi: un’insopportabile rimbalzo di responsabilità

La zona industriale di Siniscola è una delle più importanti della provincia del Nuorese, nella quale  insistono molteplici attività industriali, artigianali e del commercio, nonché l’importante presidio dei Vigili del Fuoco.

Fino a maggio del 2013 l’erogazione dell’acqua grezza ad uso industriale e di quella potabile e sempre stata garantita poi  Abbanoa, a seguito del mancato pagamento di una serie di fatture idriche da parte del Consorzio,  e  delle lungaggini burocratiche, ha sospeso il servizio,  mandando però in tilt decine di attività. 

Luigi Crisponi, consigliere regionale dei Riformatori con un’interrogazione a risposta scritta, chiede che l’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras intervenga su una situazione ormai diventata insostenibile.

«Nonostante le denunce dell’amministrazione comunale, delle associazioni di categoria e delle stesse imprese l’erogazione è stata interrotta con un insopportabile rimbalzo di responsabilità fra vari enti e  il conseguente collasso dell’intera area  per l’impedimento di operare in normali condizioni da parte delle aziende  che stanno valutando la chiusura o la delocalizzazione delle proprie produzioni con evidenti traumatiche conseguenze per la già fragile economia della Baronia e per gli stessi lavoratori. afferma Crisponi- Preso atto  che varie aziende hanno già provveduto al fermo degli impianti e che con l’approssimarsi della stagione estiva, con il conseguente aumento dei rischi di incendio, verrebbe anche a mancare la possibilità di approvvigionamento per i mezzi del presidio dei Vigili del Fuoco – conclude il consigliere dei Riformatori- chiedo all’assessore  se abbia mai convocato un tavolo fra i soggetti interessati per sapere se la Regione intenda assicurare il proprio urgentissimo intervento.

Quali provvedimenti di competenza, inoltre, si  intenda adottare per risolvere tale indecente situazione e poter assicurare il monitoraggio di eventuali futuri accordi che garantirebbero la riduzione delle tensioni sociali e l’eliminazione dei suindicati gravi disservizi».

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