Attentati ai sindaci. Firmato il Protocollo sulla sicurezza e la legalità

Sonia

Attentati ai sindaci. Firmato il Protocollo sulla sicurezza e la legalità

mercoledì 04 Marzo 2015 - 14:56
Il Ministro dell'interno Angelino Alfano

Il Ministro dell’interno Angelino Alfano

«L’intesa oggi può produrre effetti molto positivi ma chiediamo con forza che il Governo centrale faccia tutta la sua parte, perchè assistiamo ad un progressivo arretramento dello Stato nel nostro territorio: così chiudono uffici, prefetture e caserme».

Queste le parole del governatore della Sardegna Francesco Pigliaru, rivolgendosi al ministro dell’Interno Angelino Alfano, durante la firma del protocollo sulla sicurezza e la legalità per arginare attentati e intimidazioni agli amministratori locali dell’Isola.

«Siamo ad una sorta di paradosso – ha osservato il presidente della Regione – tanto che uno dei frutti delle scelte operative fatte proprio in funzione della promozione della legalità dall’allora ministro Pisanu, cioè la nascita della scuola di Polizia a Foresta Burgos, venga avviata verso la chiusura. Alla Regione a ai Comuni viene chiesto di farsi carico di alcuni uffici pubblici, come quelli dei giudici di pace. Credo invece che serva leale e forte collaborazione istituzionale affichè si eviti il conflitto tra istituzioni».

«Siete la home page dello Stato, ecco perché dobbiamo scandire bene le responsabilità».

Questa la risposta di Alfano, firmando il protocollo d’intesa sulla sicurezza e legalità con le Prefetture, la Regione Sardegna e l’Anci, a seguito della escalation di attentati che hanno colpito gli amministratori dell’Isola. «Il protocollo d’intesa non è un genere letterario – ha chiarito Alfano – ma è un omaggio alla fascia tricolore portata dai sindaci».

Dopo la firma del protocollo, Alfano ha annunciato un osservatorio permanente al Viminale sugli atti intimidatori e l’istituzione di un fondo assicurativo per sindaci e amministratori vittime di attentati. «Ai sindaci – spiega il responsabile del Viminale – si chiede di prestare un servizio alla comunità non di essere eroi».

Rivolgendosi ai sindaci della Sardegna e al Presidente della Regione preoccupati per la possibile chiusura dei posti di polizia e caserme in occasione della firma del protocollo sulla sicurezza e la legalità dopo gli attentati agli amministratori locali dell’Isola, Alfano ha affermato che: «Non un uomo in meno nelle strade e più investimenti in sicurezza: è un obiettivo che abbiamo centrato e che vogliamo mantenere anche per il 2015. Da quando sono ministro – ha detto – è aumentata la dotazione economica a disposizione delle forze dell’ordine, abbiamo fatto sì che rispetto al numero degli agenti che vanno in pensione ne vengano assunti più che in passato perchè abbiamo sbloccato il turn over e abbiamo anche attuato lo sblocco salariale come riconoscimento del loro lavoro. Io personalmente – ha chiarito Alfano – ho investito l’intero ammontare del fondo unico sulla giustizia, di pertinenza del ministero dell’Interno, per darlo non ai papaveri delle forze di polizia ma solo agli uomini che stanno in trincea».

In merito al rischio attentati nell’Isola, poi, Alfano ha affermato che «Non esiste un Paese a rischio zero per gli attentati terroristici e non c’è una modalità consolidata. Purtroppo – ha spiegato – le modalità con le quali i terroristi hanno colpito l’Occidente sono state le più varie: metropolitane, musei, redazioni dei giornali, le torri gemelle negli Stati Uniti».

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