Refresh: con la revisione si scongiurerà la perdita di diversi milioni di euro

Sonia

Refresh: con la revisione si scongiurerà la perdita di diversi milioni di euro

martedì 17 Febbraio 2015 - 07:35
Refresh: con la revisione si scongiurerà la perdita di diversi milioni di euro

Un momento della confernza stampa della Coldiretti

Un momento della confernza stampa della Coldiretti

Un momento della confernza stampa della Coldiretti

Riconoscimento dei pascoli arborati al 50%»

Si sta chiudendo positivamente la questione refresh che rischiava di far perdere alle aziende agricole specie della Sardegna centrale – dove si ha la maggiore presenza di terreni a pascolo arborato – diversi milioni di euro di premi comunitari.

Finalmente è stato approvato dal Ministero per le Politiche Agricole il principio che ristabilisce i criteri vigenti fino allo scorso anno (riconoscimento dei pascoli arborati al 50% invece che ridurlo al 30%), scongiurando in questo modo oltre che la perdita dei premi comunitari futuri anche sanzioni per quelli già incassati.

«Tiriamo un sospiro di sollievo, commenta Simone Cualbu Presidente della Coldiretti Nuoro Ogliastra, perché c’erano in gioco i soldi della PAC per i prossimi 7 anni; la riduzione delle superfici ammissibili ai premi rischiava inoltre di innescare contenziosi anche su terreni gravati da uso civico a causa delle minori superfici da assegnare.  Anche se non sono state accolte alla lettera le nostre indicazioni (avevamo chiesto la modifica dal 30% al 70% dei pascoli arborati) comunque si sta seguendo la  strada da noi indicata che ci consente di tornare alle medesime condizioni
vigenti prima del nuovo refresh.

Il lavoro insistente e costante che abbiamo condotto in questi mesi non è stato vano – conclude Cualbu – che oltre a insistere sul tavolo regionale, ha coinvolto tutti i Parlamentari sardi, i Consiglieri regionali ed i Sindaci delle zone interne per un’azione comune oltre i colori politici – ma ci ha dato ragione e finalmente chi lavora la terra può raccogliere i frutti sperati».

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