ADICONSUM contro Abbanoa su conguaglio retroattivo

Sonia

ADICONSUM contro Abbanoa su conguaglio retroattivo

lunedì 09 Febbraio 2015 - 15:12
Contatori dell'acqua

Contatori dell’acqua

L’invito agli utenti è quello di non pagare

Qualche consiglio agli utenti, un appello alla politica regionale, un ricorso al Tar, un’azione inibitoria davanti al Tribunale di Nuoro e una causa collettiva in ogni Tribunale della Sardegna.

Una vera e propria dichiarazione di guerra viene lanciata a Oristano dal presidente nazionale di Adiconsum, Giorgio Vargiu, contro il conguaglio retroattivo chiesto dal gestore unico del servizio idrico Abbanoa a tutti gli utenti.

«Abbanoa li chiama partite pregresse 2005-2011 ma la sostanza non cambia: sta solo chiedendo ai sardi di pagare oggi i debiti che ha fatto tra il 2005 e il 2011 e questo non può farlo perché chi acquista un servizio ha diritto di conoscere costi e condizioni prima dell’acquisto», ha spiegato Vargiu nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche gli avvocati Luca Casula e Franco Dore e il presidente dell’associazione Carta di Uri, don Pietro Borrotzu.

I consigli agli utenti sono molto chiari: «Non regalate soldi non dovuti ad Abbanoa e non pagate il conguaglio perché non è dovuto, non fate la domiciliazione bancaria perché correreste grossi rischi e non fate neanche reclamo, perché lo facciamo noi e il risultato vale per tutti gli utenti».

Gli avvocati Dore e Casula hanno spiegato i motivi giuridici e legali per i quali Abbanoa non ha alcun diritto di chiedere quei soldi che a conti fatti costituirebbero un prelievo illegittimo di 106 milioni di euro dalle tasche dei sardi per ripianare costi e spese tutti peraltro da giustificare.

Per stoppare il conguaglio retroattivo, i legali di Adiconsum presenteranno già in settimana una richiesta di inibitoria al Tribunale di Nuoro, dove Abbanoa ha ala sede legale, e stanno già preparando una azione giudiziaria collettiva (non una class action) davanti a tutti i tribunali sardi.

«L’acqua è un bene comune che non può essere trattato come una merce qualsiasi», ha detto da parte sua don Pietro Borrotzu accusando Abbanoa di comportamento arrogante. «Dice che è disposta a trattare, ma fa la trattativa con la rivoltella carica sul tavolo», ha aggiunto lanciando assieme al presidente di Adiconsum un appello alla Politica regionale (accusata peraltro di “silenzio assordante che alimenta il sospetto di complicità e collusioni”) perché fermi Abbanoa e tuteli davvero i cittadini.

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