"Il pino di Grazia Deledda" sarà messo in sicurezza

Sonia

"Il pino di Grazia Deledda" sarà messo in sicurezza

venerdì 12 Dicembre 2014 - 07:08
"Il pino di Grazia Deledda" sarà messo in sicurezza

Il cosiddetto "Pino di Grazia Deledda"

Il cosiddetto

Il cosiddetto “Pino di Grazia Deledda”

Saiu aveva sollevato il problema per la sua salvaguardia

Avrà inizio oggi la messa in sicurezza del “pino di Grazia Deledda”. Si tratta di un progetto che l’Amministrazione comunale (Assessorati all’Ambiente e alla Cultura) sta ponendo in essere insieme con l’Università di Sassari e in collaborazione con l’Ente Foreste, l’Ispettorato Forestale, l’Associazione Ortobenessere, il Comitato di quartiere C10, il Coro Grazia Deledda e l’Associazione Segni delle Radici.

Il primo passo del progetto è la messa in sicurezza dell’albero e dell’area circostante. Lo stato di pericolo è stato certificato dall’Università di Sassari e dall’Ispettorato Forestale di Nuoro e la messa in sicurezza prevede il taglio delle diramazioni dell’albero e la raccolta e pulizia dei residui.

Gli obiettivi del progetto, oltre che la messa in sicurezza, riguardano la rigenerazione della pianta da se stessa grazie ad un programma predisposto dall’Università di Sassari, la trasformazione delle parti recise in elementi di arredo dell’area circostante e la creazione, nella medesima area, di un percorso botanico e letterario, così da trasformarla in una area fruibile da parte dei cittadini.

«L’Amministrazione vuole conservare questo importante luogo della nostra memoria – ha detto l’Assessore all’Ambiente, Luca Lapia – preservando il ricordo e l’aspetto storico-culturale dell’area. Verranno poste in essere tutta una serie di iniziative, in collaborazione con le Associazioni interessate e il comitato di quartiere, fra cui la riqualificazione ambientale dell’intera area». Un mese fa Pierluigi Saiu, consigliere di PDL, aveva sollevato dalle pagine facebook il problema evidenziando che l’amministrazione aveva sancito l’abbattimento dell’albero considerato vecchio e decrepito.

«E’ fondamentale l’aspetto della sicurezza, ma è importante la conservazione dell’aspetto culturale dell’area» hanno detto i professori Camarda e Franceschini dell’Università di Sassari, presenti ad un incontro svoltosi nei giorni scorsi con i rappresentanti del comitato di quartiere e delle Associazioni interessate al progetto.

In realtà, come ha scritto dalle pagine del nostro giornale il giornalista Michele Pintore, non si tratterebbe del Pino sotto  la cui ombra la scrittrice nuorese amava trascorrere i pomeriggi estivi, quello, in realtà venne abbattuto da un fulmine nel 1967, durante un violento temporale. Tuttavia anche quest’altro albero è diventato importante per la collettività come monumento naturale.

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