Bitti: "presi" i responsabili della piantagione di marijuana

Sonia

Bitti: "presi" i responsabili della piantagione di marijuana

venerdì 05 Dicembre 2014 - 10:18
Bitti: "presi" i responsabili della piantagione di marijuana

Lla piantagione di marijuana scoperta a Epilora (Bitti)

Le armi sequestate a Bitti nel corso delle indagini

Le armi sequestate a Bitti nel corso delle indagini

Uno agli arresti domiciliari, due obblighi di dimora e tre indagati, tutti pregiudicati

Tutto ebbe inizio nel 2011, quando la Squadra Mobile nuorese avviò le indagini, concluse il 6 marzo 2014 con l’arresto di tredici persone (tra le quali anche alcuni albanesi), dedite al traffico e allo spaccio di ingenti quantitativi di cocaina, marijuana e hascisc.

Lla piantagione di marijuana scoperta a Epilora (Bitti)

Lla piantagione di marijuana scoperta a Epilora (Bitti)

Nell’ambito delle indagini (condotte dalla Sezione Antidroga dell Questura di Nuoro), il 20 agosto 2013, fu scoperta una vasta piantagione di canapa indiana in località Epilora, in agro di Bitti, e fu arrestato in flagranza un pregiudicato di Escalaplano, Fabrizio Demontis.

L’uomo, fu sorpreso dalla Polizia a sorvegliare la coltivazione, oltre 1000 piante alte fra 1,50 e 2 mt, alimentate da un efficientissimo impianto di irrigazione. Si calcolò che il valore della droga, una volta immessa sul mercato, si sarebbe aggirato intorno ai 200 mila euro.

Nella stessa circostanza furono sequestrati anche un fucile clandestino cal. 22 con 60 cartucce, una pistola modificata, alcuni passamontagnaguanti in lattice e un binocolo.

Il cerchio si è chiuso con l’individuazione degli altri responsabili della coltivazione.

Oggi, su diposizione del GIP di Nuoro, la Polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per un pregiudicato 36enne di Goni 36 anni e l’obbligo di dimora per altri due pregiudicati, un cinquantenne di Bitti e un ventiquattrenne di Buddusò.

Per lo stesso reato sono indagati anche altri tre pregiudicati di Buddusò.

L’indagine chiusa oggi ha fatto luce su un vasto traffico e spaccio di cocaina, hascisc, marijuana ed eroina che si svolgeva fra Nuoro, Alghero, Olbia, Ovodda, Onanì, Onifai, Orotelli, Orgosolo, Sarule, Sassari, Oristano, Dorgali, Forlì, Cesena e Rimini.

La droga, oltre alla marijuana coltivata nell’Isola, arrivava dalla Corsica e dall’Albania.

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