Cronicità, medicina difensiva e visite non disdette ecco i motivi delle lunghe liste d'attesa

Sonia

Cronicità, medicina difensiva e visite non disdette ecco i motivi delle lunghe liste d'attesa

venerdì 17 Ottobre 2014 - 10:35
Cronicità, medicina difensiva e visite non disdette ecco i motivi delle lunghe liste d'attesa

Pietro Mesina direttore Asl

Pietro Mesina direttore Asl

Pietro Mesina direttore Asl

 Le lunghe liste d’attesa e i ticket elevati sono i due maggiori problemi del nostro Servizio Sanitario Nazionale

Le lunghe liste di attesa per un ricovero o per una indagine diagnostica danno più fastidio dei casi di malasanità.

Qualche tempo fa un’ indagine del Censis mise in risalto che 7 cittadini su 7 si lamentano per la lunghezza dei tempi per ottenere un ricovero o una prestazione diagnostica -specialistica. Non c’ è dunque da stare allegri, si tratta di un problema nazionale (oltre che sardo e nuorese), ormai insito nel sistema.

Pietro Mesina, direttore sanitario dell’ASL Nuorese spiega in un intervista quali sono i principali motivi delle lungaggini e cosa si sta concretamente attuando per snellire i tempi.

Direttore, quali sono le principali cause delle lunghe liste d’attesa nel nuorese e non solo?

Nel corso dei decenni si è puntato tutto sugli ospedali, per cui il sistema sanitario italiano è considerato tra i migliori al mondo. Da qualche tempo è emerso il tema della cronicità, che spesso trova il sistema impreparato. La gestione della cura della cronicità assorbe circa il 70% delle risorse. In Italia la spesa sanitaria “out of pocket” intermediata è molto bassa. Nel Nuorese ci sono alcune malattie croniche con incidenza molto alta (es. sclerosi a placche, diabete, epatiti croniche HCV correlate, malattie autoimmuni). È molto alto il numero delle richieste improprie, e ciò è dovuto anche al problema della medicina difensiva, perché è sempre in aumento il numero dei contenziosi con finalità risarcitoria. Nella ASL di Nuoro sono presenti delle eccellenze che esercitano un richiamo, e quindi richieste di prestazioni da pazienti di altre ASL. Molti cittadini, poi, per trascuratezza, non disdicono l’appuntamento in caso di impedimento, privando altri utenti di quella prestazione. Nel solo mese di aprile di quest’anno, nel Distreto Sanitario di Nuoro, ben 585 assistiti prenotati non si sono presentati all’appuntamento; vale adire il 12% del totale dei prenotati.

In passato la situazione era anche peggiore, e l’Azienda sta cercando di porre rimedio anche con il sistema del “re-calling”, per pulire le liste. Tra le cause dell’allungamento dei tempi di attesa nell’ASL di Nuoro vi è anche quella, non trascurabile, legata alla difficoltà nel reperire specialisti di alcune particolari branche mediche (vedi Cardiologia ed Endoscopia digestiva).

Come è la situazione attuale?

Da un raffronto dei tempi di attesa registrati in questi ultimi mesi con quelli dell’anno passato, si evince un discreto miglioramento. Ad esempio: se nel 2013 per una visita cardiologica vi era un’attesa media aziendale di 91 giorni, nel 2014, per la stessa visita, si è scesi a una media di 79. Così per l’elettromiografia si è passati da una media di 96 a 14; per la colonscopia da 528 a 374; per una visita gastroenterologica da 348 a 144.

Cosa si è fatto (e cosa si sta facendo) per migliorare il servizio di prenotazione?

L’ASL di Nuoro sta procedendo all’ottimizzazione dei percorsi assistenziali, con modelli innovativi che portano ad un accorciamento dei tempi e ad un risparmio delle risorse. Si è investito molto nel rinnovo delle attrezzature e nel potenziamento del personale, con un forte impegno dell’Azienda, anche da un punto di vista finanziario (si parla di una spesa complessiva pari a € 1.392.232,00. Sul primo aspetto c’è da registrare, a titolo esemplificativo, l’acquisto di nuove attrezzature per la Cardiologia e per la Pneumologia dell’Ospedale Cesare Zonchello, così come per la Neurpsichiatria Infantile, ma anche per l’Endoscopia chirurgica, con la dotazione di un nuovo endoscopio. Per quanto riguarda il personale sono stati assunti nuovi specialisti: si parla, per esempio, di un nuovo endocrinologo, un medico oculista e un ulteriore radiologo.

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