Il bicchiere della staffa

Sonia

Il bicchiere della staffa

mercoledì 09 Luglio 2014 - 14:33
Il bicchiere della staffa

Alcune bottiglie abbandonate in strada dopo una notte di bagordi (© foto S.Novellu)

Alcune bottiglie abbandonate in strada dopo una notte di bagordi (© foto S.Novellu)

Alcune bottiglie abbandonate in strada dopo una notte di bagordi (© foto S.Novellu)

“Ghetta s’istaffa e a dommo”

In Sardegna e a Nuoro e nel Nuorese in particolare non è difficile ritrovarsi all’interno di un bar – e il piu’ delle volte ci si ritrova volontariamente, dal momento che purtroppo per molti risulta essere una delle poche attrazioni e valvole di sfogo rimanenti.

Spesso e volentieri ci si trova di fronte a delle vere e proprie maratone di “cumbidi” che se lasciati a briglia sciolta terminerebbero all’alba nonostante più volte riecheggi la tipica frase “ghetta s’istaffa e a dommo“.

Una fortuna per i gestori.

Il problema della staffa infinita pare non trovare tregua negli anni, e perché no, anche nei secoli. Un problema che persiste per il semplice fatto che giovani e meno giovani nuoresi si ritroverebbero smarriti se dovessero trovarsi impossibilitati ad aver accesso al bar senza e ad almeno 5 staffe, trovandosi faccia a faccia con una Nuoro che a una certa ora risulta essere piuttosto malinconica.

Ma il problema della staffa infinita è solo una metafora per significare quanto i giovani nuoresi e non solo, sono il segno del cambiamento, un cambiamento che la Nuoro conservatrice rifiuta.

Le continue staffe servono solo per stare un po’ di più in compagnia, sia in un bar che in una piazza; il problema non è l’alcool, l’alcool è una conseguenza di un sistema che continua a preservare i propri affari solo per non rischiare di cambiare, solo perché pensa che il volersi divertire e uscire dalle regole sia solo un capriccio, come se i giovani non abbiano il diritto di scegliere di poter fare una cosa piuttosto che un’altra.

La storia della staffa infinita non è un incitamento al bere, la responsabilità – e il buonsenso non andrà di certo intaccato da questo articolo – e non vuole nemmeno essere una scusante per chi sotto i fumi dell’alcool innesca risse, crea porcilai nelle piazze o peggio ancora semina la morte per le strade.

M.Pintori © Tutti i diritti riservati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi