CISL e UIL: Comune e una parte dei sindacati contro i precari pubblici

Sonia

CISL e UIL: Comune e una parte dei sindacati contro i precari pubblici

venerdì 09 Maggio 2014 - 16:48

bandiere-cisl-e-uilPosizione dei sindacati sull’accordo chiuso in sordina

Le Segreterie Territoriali di C.I.S.L.- F.P. e U.I.L.- F.P.L. relativamente alla vertenza aperta con il Comune di Nuoro per la stabilizzazione del personale precario e in attesa dell’incontro richiesto e promesso dal Sindaco, hanno invece avuto la sorpresa di leggere sulla stampa della unilaterale decisione dell’Assessore al Personale di chiudere, l’accordo sulla decisione dell’Amministrazione, da noi contestata e oggetto della vertenza, solamente con la C.G.I.L. e la C.I.S.A.L.

Nella considerazione che in questi ultimi anni è avvenuto e continua ad avvenire un forte attacco mediatico nei confronti del sindacato, la C.I.S.L.- F.P. e la U.I.L.- F.P.L., preferiscono intervenire in favore dei lavoratori del Comune di Nuoro, rimanendo fortemente vicini alle loro esigenze. In poche parole, hanno ritenuto necessario, ritornare ad attuare quella politica sindacale di vera intermediazione con l’Amministrazione Comunale, senza accettare una palese provocazione.

La richiesta che hanno deciso di sostenere è basata su posizioni supportate da un esame attento della normativa e sulle possibilità che la legge consente, ai fini di una stabilizzazione, verificata anche dagli esperti nella materia delle loro Organizzazioni Sindacali, altrettanto autorevoli rispetto a quanti coinvolti dall’Amministrazione Comunale.

Soprattutto, nel rispetto di quanto richiesto dagli stessi lavoratori, hanno cioè cercato di trovare, tecnicamente, la soluzione più vicina alle esigenze dei dipendenti a tempo determinato, condividendo con loro l’iter procedurale che potrà portare, allo stato attuale, al raggiungimento di una soluzione maggiormente favorevole.

Mai come in questi ultimi tempi, infatti, è necessario credere ancora nel Sindacato, quale Organizzazione vicina agli iscritti ed alle esigenze di molti di loro che, potrebbero trovarsi, senza lavoro e che hanno la necessità di un tangibile sostegno a sostentamento delle loro famiglie, in un momento così difficile della vita economica del paese.

La C.I.S.L.- F.P. e la U.I.L.- F.P.L. sostengono che, solo con questo tipo di confronto dialettico tra l’Amministrazione Comunale e le OO.SS. si potrebbe riuscire a trovare la via più idonea e maggiormente garantista rispetto alla risoluzione del problema che riguarda anche la continuità dell’organizzazione del lavoro e la qualità dei servizi nel rispetto delle richieste rappresentate dalla cittadinanza.

Infatti si ritiene di avere la proposta più corretta rispetto alle priorità stabilite dalla nuova normativa e alle esigenze dell’Amministrazione ed altresì, di avere la proposta più vicina alle richieste dei 17 lavoratori.

Secondo queste OO.SS. non è vero che non si possono stabilizzare i precari attraverso l’applicazione dell’art. 4 comma 6 – quater, avendo gli stessi dipendenti maturato i requisiti previsti; per tale ragione, se si tiene seriamente alla loro sorte, sarebbe necessario ricondurre la materia in un confronto dialettico, “produttivo e non distruttivo”.

La C.G. I. L e la C.I.S.A.L. considerano che l’art. 4 comma 6 – quater della L. 125/2013 possa essere applicato, ma, per superare le incertezze dell’Amministrazione Comunale di Nuoro, anziché bandire i concorsi esclusivamente sulla base dell’art. 4 comma 6 della medesima norma, sarebbe più opportuno attendere la sentenza della Corte di Giustizia Europea -attesa per i mesi compresi tra Luglio e Settembre p. v. e l’esito delle vertenze legali dei precari sostenute dalla violazione dei principi contenuti nella Direttiva UE 1999/70- che sanziona l’abuso dell’utilizzo dei contratti a termine ed impone la priorità della stabilizzazione del personale a tempo determinato, rispetto a tutte le altre tipologie di assunzioni.

Rispetto a questa scelta, la maggior parte delle Amministrazioni, in maniera prudente, hanno proceduto a scongiurare l’interruzione dei rapporti di lavoro, ed a non saturare le possibilità di assunzione con altre figure professionali, nelle more dell’accertamento dei presupposti per procedere al reclutamento speciale transitorio di cui all’art. 4 comma 6 – quater del D.Lgs. 101/2013.

I precari del Comune di Nuoro rientrano pienamente in questa situazione, infatti il D. Lgs. 368/2001, che per i non addetti ai lavori, si può indicare come la legge madre che regola i contratti a tempo determinato e le relative proroghe ed interruzioni, all’art. 5 riporta chiaramente 4 ragioni del perché, dopo un rinnovo, un lavoratore precario debba essere assunto a tempo indeterminato.

Del resto, anche nel parere espresso dal consulente dell’Amministrazione Comunale di Nuoro, inviato alla C.I.S.L.- F.P. ed alla U.I.L.- F.P.L., via mail in data 06.05.2014, si desume “una condizione di debolezza del Comune di Nuoro per la somma dei contratti di co.co.co e di lavoro subordinato”.

Per questi motivi, ritengono che la proposta degli scriventi, contrariamente a quanto asserito, possa stare “perfettamente in piedi” considerato che l’art. 4 comma 6 quater della legge 125/2013 parla di “procedure selettive pubbliche” e non di “concorso pubblico” come si evidenzia nella legge di conversione, che supera il Decreto Legge (modifica n° 71 dell’ottobre 2013 apportata dalla Camera dei Deputati in materia di comma 6 – quater). In questo modo si evince chiaramente che le procedure previste possono essere anche solamente selettive e che gli stessi lavoratori, come risulta dai documenti in possesso anche dell’Amministrazione, hanno superato sia prove selettive pubbliche, per titoli e colloquio, (metodologia discrezionalmente praticabile dalle Amministrazioni Pubbliche in presenza di pochi candidati, per evitare uno spreco di risorse fornite dalla cittadinanza e dall’aumento dei balzelli Comunali) rispettivamente negli anni 1991, 1994, 2002, 2005 sia procedure selettive pubbliche per titoli nel 2007 ed, ad abundantiam sia il concorso pubblico per titoli ed esami nel 2012.

A questo punto, si chiedono che senso possa avere la rigida ed irrefrenabile posizione dell’Amministrazione che così facendo, perderebbe oggi, l’opportunità di concludere definitivamente il problema del precariato, specialmente se si considera che i posti ricoperti dai precari, sono risultati negli anni fondamentali ed insostituibili, ai fini della continuità nell’offerta dei servizi al cittadino.

Sull’ idea di stabilizzazione dell’Amministrazione poi, è appena il caso di evidenziare che, prevedere nella delibera, il profilo di “Istruttore Amministrativo Contabile”, profilo posseduto dai precari dell’Amministrazione Provinciale in luogo di “Istruttore Amministrativo”, posseduto dai precari del Comune di Nuoro, possa essere l’unico motivo che, porta, ad una decisione diversa da quella della stabilizzazione a domanda proposta dalle scriventi.

In conclusione ad avviso della C.I.S.L. – F.P. e la U.I.L. – F.P.L. sarebbe opportuno procedere al rinnovo dei contratti ed aspettare, come già in altre regioni si sta facendo, le modalità di accertamento dei requisiti effettuati da altri Comuni sull’applicabilità dell’art. 4 comma 6 – quater della . 125/2013.

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