Il 25 aprile nuorese dedicato a Mereu e Borrotzu

Sonia

Il 25 aprile nuorese dedicato a Mereu e Borrotzu

giovedì 24 Aprile 2014 - 13:21
Antonio Mereu e Pietro Borrotzu

Antonio Mereu e Pietro Borrotzu

Nel giorno della Liberazione si commemorerà la figura dei due partigiani barbaricini

Il 25 aprile nuorese (69° anniversario della Liberazione e 70° della Resistenza) è nel segno di Piero Borrotzu e di Antonio Mereu, dei quali quest’anno ricorre il 70° anniversario della morte.

Antonio Mereu, nato a Nuoro il 20 ottobre del 1920, lasciò la sua città nel 1943 per diventare ufficiale dei bersaglieri. Nella primavera del 1944 combatté in Emilia Romagna, nella valle del Sillaro, con le brigate partigiane prima di Giustizia e Libertà e poi con quelle garibaldine, “Attila” il nome di battaglia. Mereu era un mito, persona di forte carisma e capacità strategica. La mattina del 12 ottobre 1944, mentre si trovava con i suoi uomini a Santa Maria di Purocielo, comune di Brisighella (Ravenna), il gruppo fu circondato dai nazisti. Mereu montò a cavallo per tentare di raggiungere il resto della compagnia a Ca’ di Gostino ma lo uccise un colpo di fucile alla gola.

Piero Borrotzu, nato a Orani il 25 aprile del 1921, si formò al Liceo Classico Asproni con ottimi risultati e nel 1941, in pieno Secondo conflitto Moondiale, entrò nell’Accademia militare di Modena. Dopo il tragico 8 settembre 1943 il “Tenente Piero” (nome di battaglia da partigiano), si schierò da subito contro i nazisti e i loro alleati, i fascisti repubblichini di Salò. Combatté in Liguria, nei borghi del comune di Sesta Godano (La Spezia). Sempre in prima linea nelle azioni di guerriglia contro i nazifascisti, attento a non sacrificare le vite dei suoi amici e della popolazione civile. Per evitare feroci rappresaglie si lasciò catturare dal nemico. Fu fucilato sul piazzale della chiesa di Chiusola e morì gridando “Viva l’Italia”. Era il 5 aprile 1944. Gli è stata assegnata, alla memoria, medaglia d’oro al valor militare. Nel paese dove terminò i suoi giorni, tutti gli anni viene ricordato come si compete a un partigiano ardimentoso e dal volto umano.

L’Amministrazione Comunale di Nuoro, insieme all’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e al Comitato Provinciale nuorese onorerà i due partigiani e eroi della Resistenza, ai quali è dedicato il volume Pitzinnos Pastores Partigianos eravamo insieme sbandati di Piero Cicalò, Pietro Dettori, Salvatore Muravera e Natalino Piras (pubblicato dall’ANPI nuorese nel novembre del 2012).

Il 25 aprile, alle ore 10, nel Municipio di Nuoro, il Sindaco Alessandro Bianchi e Pietro Dettori, Presidente provinciale dell’ANPI, poseranno una corona di fiori davanti a un bassorilievo dedicato a Piero Borrotzu, opera dello scultore Pietro Longu (restaurato di recente e gratuitamente dallo stesso autore), per lungo tempo era sistemato all’ingresso della scuola media n.1 in via Gramsci. L’attore Gavino Poddighe reciterà alcuni brani tratti da lettere e altre memorie dei Partigiani.

Alle 11, nel Piazzale dei Caduti in guerra del Cimitero, sarà posata una corona di fiori sulla tomba di Antonio Mereu. Un giovane studente del Liceo delle Scienze Umane e Musicale “S. Satta” di Nuoro, amico dell’ANPI, leggerà una poesia che Giuseppe Bartoli, partigiano romagnolo, ha dedicato ad “Attila”.

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