La Cannabis uccide quanto l'eroina

Sonia

La Cannabis uccide quanto l'eroina

mercoledì 12 Marzo 2014 - 10:56
Un momento del Convegno sulle dipendenze (foto S. Meloni)

Un momento del Convegno sulle dipendenze (foto S. Meloni)

Convegno sulle dipendenze ieri a Nuoro

«Cinque anni fa non lo avrei detto che la canna potesse essere dannosa quanto l’eroina oggi lo posso affermare con sicurezza» Giovanni Biggio Neuropsicofarmacologo dell’Università di Cagliari non ha remore nel fare questa affermazione al convegno sulle dipendenze “Prendi la patente per la vita“, che si è svolto ieri pomeriggio a Nuoro presso l’Euro Hotel.

Organizzato dall’Asl e da Eventi di Sardegna, ha visto una grossa partecipazione di pubblico, che ha ascoltato in religioso silenzio le relazioni del professor Biggio,  Massimo Diana e Rosalba Cicalò rispettivamente direttori del SerD (servizi per le dipendenze) di Cagliari e Nuoro.

Nel corso della serata è stato spiegato che  le droghe leggere, come la cannabis ad esempio, sono dannose quanto l’eroina poiché rispetto ad una volta contengono delle sostanze che possono incidere negativamente sulla struttura del cervello.

Si parla di super Cannabis, che contrariamente da quanto è stato affermato dai Mass Media è arrivata anche in Italia e si può rivelare una sostanza dannosa.

Ieri non è stato un confronto tra proibizionisti e antiproibizionisti sull’utilizzo delle droghe leggere ma attraverso il convegno con dati scientifici alla mano, è stato dimostrata la pericolosità di tutte le dipendenze sia a livello fisico che mentale.

Fumo, alcol, azzardo, internet e droga agiscono sulla corteccia celebrale (specialmente per quanto riguarda l’aspetto decisionale), sull’ippocampo e sulla memoria in modo irreversibile e devastante.

Nella fascia più a rischio per alcol e droghe ci sono le donne in gravidanza e i giovani.

Infatti anche un semplice bicchiere di birra o vino può  causare grossi danni al feto e sullo sviluppo futuro dell’equilibrio fisico e mentale del bambino.

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7 commenti  - mostra commenti

  1. Sergio Fabiano 17 Marzo 2014 15:22

    son 23 anni che fumo abitualmente e mi sono anche laureato !!!

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  2. Sergio Fabiano 17 Marzo 2014 15:23

    ….soprattutto giuro che non sono mai morto !!!

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  3. Yannis Cazzico 17 Marzo 2014 21:59

    Giovanni Biggio, Fumo, alcol, azzardo, internet e droga agiscono sulla corteccia celebrale (specialmente per quanto riguarda l’aspetto decisionale), sull’ippocampo e sulla memoria in modo irreversibile e devastante.. e i Pornazzi a chi li lasci?… aboliamo anche Internet?… siete dei Talebani!!!

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  4. sono un clinico laureato a massimi voti, specializzato con un master universitario. Primo al concorso pubblico della mia azienda. Non fumo sigarette, vado in palestra, leggo e imparo molte cose per passione. Fumo la cannabis da circa 17 anni….trascorro mesi senza fumare senza il minimo problema per poi saltuariamente passare serate intere con gli amici a fare su gran joint, che sia una pizza in casa, un concerto o un pomeriggio sulla spiaggia. Quando ci si rilassa e non è necessaria attenzione e concentrazione fumare cannabis è rilassante, ricreativo e decisamente divertente. In qualcuno dei miei viaggetti in quel di amsterdam ho fumato quantitativi indecenti delle più potenti erbe del mondo e sono ancora vivo, nessuna depressione respiratoria, nessuna stipsi ostinata, nessuna malattia ematica contratta…insomma nulla a che vedere con l’ eroina..nememno il prezzo!!!Credo di rappresentare un ottimo “case report” a suffraigo delle gran cazzate immani che “CON SICUREZZA”(?!) afferma il signor dottor Biggio …una risata vi sepellirà!!!

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  5. stefano billa 18 Marzo 2014 12:08

    è allarmante come con tanta tranquillità e certezza si possa affermare questo, io posso capire tutto e sono cosciente del fatto che la maggior parte della gente che non ha a che fare con questa pianta possa essere corrotta nel pensiero stante le innumerevoli campagne di criminalizzazione della cannabis e la conseguente messa in disparte dei consumatori mai ascoltati e sempre e solo condannati per un piacere che se non diventa una necessità a scopo medico vieni ritenuto un criminale, sia per la legge che per l’opinione pubblica. Purtroppo tutti parlano e ne sparlano ma nessuno realmente racconta che la cannabis sta dentro al cassetto delle cose proibite solo perché 100 anni fa dei simpatici vecchietti hanno capito che se la tieni libera la gente potrebbe benissimo smettere di spendere per tante cose, in tanti settori, non è fantascienza è storia moderna, e tante associazioni in italia stanno cercando di riproporre questa coltura, sia femmina che maschio è la pianta più magica della terra questa gente che continua ancora a tirare fuori dati e report “sicuri” e che vogliono far remare contro l’opinione pubblica della gente disinformata facendo solo gli interessi di qualcuno che sta più in alto di loro e di noi tutti e che magari disboscano in giro per il mondo o che producono medicinali che verrebbero surclassati da una pianta che chiunque potrebbe avere in balcone acqua e sole e vi è la soluzione. E’ una lotta senza fine se ancora fingono di avere gli occhi foderati di prosciutto vuol dire che il benessere del mondo, del nostro paese, della nostra città e addirittura del nostro quartiere in cui viviamo importa molto ma molto di meno che il far guadagnare piu’ soldi a qualcun altro che neanche conosciamo ma che per forza di cose esiste. E’ praticamente impossibile nel 2014 che esistano persone che affermano ancora questo, a me personalmente da comune cittadino mi fanno solo pensare di essere persone colluse con il sistema marcio, non mi smuovono altri pensieri se non questo e la certezza di questo mi viene data dalla certezza con cui fanno affermazioni discutibili e molto probabilmente pilotate. PACE e nessuno è mai morto per uno spinello semmai le istituzioni hanno istruito e fomentato sempre bene bene le forze dell’ordine a fare del male gratuito a chi ne viene trovato in possesso, anche se sei palesemente una gran brava persona, un fratello di cui andare fiero. Vergogna infinita quest’italia è gestita da pagliacci in giacca e cravatta che fanno del nostro paese la loro sporca casa dove commettere tutte le infamità possibili a discapito di chi veramente ci vive la ama e spera che un giorno possano tornare gli italiani di una volta con le palle grosse e senza stupidi pregiudizi dettati dall’avarizia e dalla sete di potere. Solo con ¾ di mio Nonno ci rifacevamo tutta la classe politica e avanzava pure! PACE!!!

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  6. A tutti quelli che parlano parlano parlano senza nemmeno pensare.
    Sergio tu sei 23 anni che fumi, ti sei anche laureato e non sei mai morto; questo certamente non significa che la cannabis non causi danni alla corteccia cerebrale.
    E tu “bob” sei un clinico laureato a massimi voti specializzato con un master universitario (sicuramente non in psicofarmacologia)…….ma per favore leggiti il curriculum del Dott. Biggio. Vorrei proprio vedere la leggera differenza tra il tuo e il suo. Biggio è un neuropsicofarmacologo di fama mondiale, di certo non si mette a risolvere indovinelli sui danni della cannabis, ma lo fa con solide basi scientifiche alla mano. E se fossi un bravo clinico sapresti benissimo che il tuo “case report” non può certo essere rappresentativo della popolazione mondiale. Sicuramente il campione di riferimento degli studi effettuati non è certo uguale a 1.
    Nell’articolo (se si legge attentamente) c’è scritto che la cannabis è pericolosa “poiché rispetto ad una volta contengono delle sostanze che possono incidere negativamente sulla struttura del cervello”. Sicuramente non ci si può basare su quello che c’è scritto qua ma bisognerebbe avere le ricerche alla mano; ma è chiaro che ci si riferisce al fatto che ormai quello che si spaccia come cannabis contiene più prodotti chimici che altro. Quindi è inutile che tu abbia provato le “più potenti erbe del mondo” (le hai analizzate al coffee shop??).
    INFORMARSI, POI PARLARE!!!!!!!

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  7. dire che la cannabis non fa danni è come dire che il fumo non fa danni perchè ilfratellodimiozioacquisitocognatodimiacuginanipotedellasecondamoglie di mio nonno è morto a 90 anni fumando due pacchetti di marlboro al giorno..qualcuno ne esce indenne ma questo non vuol dire che non faccia male.

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