Comitati di quartiere, questi sconosciuti

Sonia

Comitati di quartiere, questi sconosciuti

domenica 09 Marzo 2014 - 09:08
Un quartiere in festa (© foto Salvatore Novellu)

Sacro Cuore: Un quartiere in festa (© foto S. Novellu)

Attese risposte dall’Amministrazione comunale

Da quando sono nati, i Comitati di quartiere sono stati un po’ un oggetto misterioso in città.

Ne esistono nove, formalmente costituiti.

Nel maggio 2012 si sono tenute le elezioni per scegliere i rappresentanti. Da allora, però, molte sono state le polemiche che hanno accompagnato la vita di questi organismi. La stessa Amministrazione comunale non sembra infatti avere le idee molto chiare. Nati per contribuire a risolvere i tanti piccoli e grandi problemi dei rioni cittadini, i comitati di quartiere si sono dovuti scontrare con alcune oggettive difficoltà. La mancanza di risorse e di spazi per riunirsi ma anche una certa lontananza da parte delle istituzioni.

Ieri all’hotel Sandalia i rappresentanti dei comitati di quartiere ne hanno discusso con alcuni consiglieri dell’opposizione: Lilli Mustaro, Marcello Seddone, Paolo Manca, Pierluigi Saiu, Peppe Montesu.

Un incontro nato da un’iniziativa di Paolo Manca di Città in Comune e sostenuto poi dagli altri consiglieri dell’opposizione. Tanti i rappresentanti dei comitati di quartiere presenti in sala, animati dal desiderio di instaurare un dialogo con quel Comune da cui, spesso, si sono sentiti trascurati. E così dalla riunione nasce subito una proposta: portare in Consiglio una mozione per iniziare un percorso nuovo coi comitati di quartiere.

A farsene promotori i cinque consiglieri comunali presenti. Nelle intenzioni di tutti l’appuntamento di ieri non deve rimanere isolato.

La palla però adesso passa al Consiglio, da cui i comitati di quartiere si aspettano risposte immediate ai problemi sollevati.

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2 commenti  - mostra commenti

  1. Oramai quelli di Forza Italia si stanno lisciando per bene tutte le categorie, io mi auguro vincano, faremo così il vaccino.

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  2. Se i comitati di quartiere cercassero i loro concittadini la metà di quanto cercano il comune magari avrebbero un po’ più di peso.
    Si sa a malapena che esistono e chi sono. Non si sanno i contatti. Non promuovono incontri nei quartieri. Come fanno a sapere cosa vuole la gente? A essere punto di riferimento?

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