Bitti-Sologo: la strada della vergogna

Sonia

Bitti-Sologo: la strada della vergogna

lunedì 03 Febbraio 2014 - 08:20
Protesta sulla Bitti-Sologo (© foto Cronache Nuoresi)

Protesta sulla Bitti-Sologo (© foto Cronache Nuoresi)

Bitti, Lula e Onanì una terra abbandonata a se stessa

La premessa: vi racconterò questa storia che ormai avete già sentito in tutte le salse come un racconto di avventura, un’avventura alla quale solo i nostri politici, se solo volessero, potrebbero dare un finale positivo. Dovrebbero solo decidersi a farlo.

C’era una volta un mostro cattivo dal nome Cleopatra. In un giorno di novembre, Cleopatra, senza porsi troppi problemi, portò morte, lacrime e dolore in una terra baciata dal sole e dai saperi secolari.

Improvvisamente tutto venne spezzato e spazzato via: città e paesi devastati, strade e collegamenti interrotti, abitazioni distrutte, persone che hanno perso tutto. Morti.

Ormai, questa vicenda è diventata solo un triste capitolo della nostra storia millenaria; oggi infatti, nel raccontarne, l’impressione è che siamo tornati indietro di trenta anni e, cosa ancora più grave, sembra che niente si muova. Tante parole, tanti articoli ma di fatto nulla di concreto.

L’epilogo: venerdì mattina gli amministratori locali, giovani, anziani, uomini e donne di Bitti, Lula e Onanì sono scesi in strada, la Bitti-Sologo, per protestare perché questa, violentemente devasta dall’alluvione del 18 novembre scorso, sia ripristinata al più presto.

Gli abitanti sono di fatto isolati. Questo collegamento rappresenta non solo l’accesso principale alla 131 dcn, ma è il filo diretto con il resto del territorio sardo.

A oggi, nessun cantiere di inizio lavori è stato avviato e gli abitanti sono costretti a viaggiare sulla provinciale 38, la strada panoramica, bellissima se la si percorre da turista ma pericolosa e disagevole per chi la deve praticare quotidianamente a causa degli infiniti tornanti e della ridotta misura della sua carreggiata, inadatta pertanto a sopportare la mole di traffico di questo periodo.

«Come sempre hanno fatto promesse e come al solito non le stanno mantenendo. Sono stati stanziati tantissimi soldi per l’alluvione ma non si vedono cambiamenti. Ci chiediamo che intenzioni abbiano; vogliono lasciarci in queste condizioni? Fino ad ora ci siamo sentiti abbandonati, non ci stanno ascoltando e noi continueremo la protesta finché qualcuno non si deciderà a intervenire. La situazione è insopportabile e vergognosa». Questo è il grido degli abitanti di questi territori e noi, assieme a loro, ci domandiamo quale finale vogliono dare i politici a questa storia?

S.Meloni ©Tutti i diritti riservati

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