La Provincia replica contro Angelo Carta: «Parole fuori luogo»

Sonia

La Provincia replica contro Angelo Carta: «Parole fuori luogo»

giovedì 05 Dicembre 2013 - 16:20

Da Assessore non fece niente

ll  Centro di Coordinamento dei Soccorsi, istituito presso la Prefettura di Nuoro non ha aspettato certo i consigli del Sindaco Angelo Carta per muoversi. Nel pomeriggio di domenica 24 novembre, alla presenza del Commissario Straordinario Giorgio Cicalò è stato chiesto ad Abbanoa di riferire relativamente agli aspetti riguardanti la distribuzione idrica nei comuni colpiti dall’alluvione.

In quella sede il Presidente della Provincia di Nuoro Roberto Deriu ha offerto la disponibilità della Provincia per supportare Abbanoa in due casi che venivano segnalati dallo stesso gestore come altrimenti non risolvibili per l’impossibilità di raggiungere le condotte compromesse: Lodè e Dorgali.

Per quanto riguarda Dorgali la strada di emergenza è stata realizzata dalla Provincia stessa in pochissimi giorni. Il Presidente Deriu in persona, preoccupato per i disagi subiti dai cittadini, si è premurato di chiedere ad Abbanoa un rapporto sullo stato dei lavori e lunedì scorso, 3 dicembre, ha ricevuto la comunicazione dalla stessa Abbanoa che le vie di accesso ai cantieri per la riparazione della condotta per Dorgali erano nuovamente impercorribili. La Provincia, nella stessa mattina di lunedì 3 dicembre (come da lettera allegata) si è nuovamente attivata richiedendo al Commissario Straordinario di emettere una ordinanza che l’ autorizzasse a ricostruire la via di accesso ai cantieri, ha interessato il Prefetto delle questione e, in attesa dell’ordinanza, ha disposto l’avvio dei lavori per ricostruire la strada. Lavori che sono tutt’ora in corso.

L’atteggiamento del Sindaco Carta appare del tutto fuori luogo anche perché la sua grande occasione per fare qualcosa di utile alla Sardegna in questa materia l’ha sprecata: avrebbe potuto, da assessore regionale ai Lavori Pubblici, riformare Abbanoa salvandola dal disastro eliminando tutte le criticità denunciate negli anni da utenti ed amministratori. Nella sua proposta (dl. 191 del 6/09/2010) invece non si trova neanche un accenno alle inefficienze, all’inadeguatezza, ai problemi tecnici e finanziari dell’Ente gestore. Non una parola sulla necessità di studiare la dimensione dell’ambito di gestione per renderlo ottimale e tentare di frenare la crescita del debito arrivato ora alla stratosferica cifra di un miliardo di euro.

Quella proposta conteneva solo la precisa volontà di accentrare ancor di più i poteri di indirizzo, controllo e gestione nelle mani della Regione eliminando completamente qualsiasi possibilità di intervento da parte dei sindaci, cioè dei cittadini.

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