Ischida: i giovani nuoresi vogliamo ora il cambiamento

Sonia

Ischida: i giovani nuoresi vogliamo ora il cambiamento

lunedì 02 Dicembre 2013 - 17:47
Ischida: i giovani nuoresi vogliamo ora il cambiamento

Ischida (foto S. Novellu - Cronache Nuoresi)

Gli spazi per i giovani ci sono, dunque dateceli!

“Che palle! in questa città non c’è niente da fare!” Un’espressione forte, un pensiero che normalmente balena nella testa dei nostri ragazzi. Inizia così Ischida, l’incontro organizzato alla Biblioteca Satta dal movimento politico Idea Comune.

Ragazzi principalmente dai 15 ai 25 anni che ascoltano e pongono le domande ai partecipanti di questo interessante dibattito.

L’assessore comunale alle Politiche sociali Mario Angioi, il giudice del Tribunale minorile di Sassari Antonio Minisola, il rappresentante di Idea Comune Stefano Mannironi e le due promotrici dell’idea Anna Orunesu e Francesca Serra, Piera Masuri la dirigente dell’istituto Tecnico ITC Satta, il Vice Questore di Nuoro Fabrizio Mustaro invece era assente per motivi di salute.

“Ischida” ovvero sfida nasce da un bando che quest’estate ha dato l’opportunità ai partecipanti di  riqualificare strade e  piazze di Nuoro.

Anna Orunesu e Francesca Serra portano avanti il loro progetto di riqualificazione di piazza Su Cuzone, in questo modo conoscono ragazzi e ragazze adolescenti che partecipano sinergicamente all’iniziativa.

La conoscenza si trasforma in amicizia e questo porta all’idea di “Ischida” che il 30 novembre prende forma di un convegno- dibattito nell’aula magna della Biblioteca Satta.

Eccoli qua i ragazzi di oggi, per niente assenti, anzi critici e con una voglia di cambiamento e stanchi di essere soggetti ad un’ attesa che non gli permette di essere giovani nella loro città di origine.

Gli spazi per i giovani a Nuoro ci sono, ribadiscono all’assessore, dateceli e noi li gestiremo, anche se mancano i fondi.

Altro punto importante quello del rapporto con le forze dell’ordine: «perché quando succedono le risse per colpa dei soliti bulli, le forze dell’ordine non arrivano in modo tempestivo?». Per qualcuno va bene anche che si siano installate le telecamere nei punti nevralgici cittadini, però  bisogna concentrarsi sulla prevenzione dei gesti vandalici e isolare i pochi responsabili degli atti di bullismo.

Interessante l’intervento del giudice Antonio Minisola quando parla dei fenomeno delinquenziale minorile. In realtà tra le provincie di Sassari, Nuoro e Olbia non esiste una sostanziale differenza della delinquenza minorile ovvero i comportamenti devianti ed illegali compiuti dai ragazzi, in questi territori, sono mossi sempre dalle stesse dinamiche. L’unica differenza, forse, sta nel fatto che, nel nuorese l’atteggiamento è influenzato anche dai comportamenti che derivano dalla “balentia”.

Il dibattito si è concluso con l’auspicio che questo primo incontro sia l’inzio di una serie di diversi appuntamenti.

So.Me.

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