La moglie del disperso: mio marito è ancora vivo

Sonia

La moglie del disperso: mio marito è ancora vivo

mercoledì 20 Novembre 2013 - 16:57
La moglie del disperso: mio marito è ancora vivo

 Tasso di mortalità per innondazioni più alto della media Nazionale

Il giorno dopo è sempre quello peggiore, si perché placata la pioggia, lavato il fango, l’odore acre e l’impeto dei fiumi rimane la disperazione, l’ansia, il dolore, la voglia di piangere che persiste dentro mentre la bocca sibila silenzi di agonia.

Bitti e Onanì appaiono come due strani pianeti: un paesaggio lunare, case, strade, piazze, negozi e persone devastate dal fango.

Vigili del Fuoco, Protezione civile, Soccorso Alpino e i venti volontari provenienti dalla Toscana lavorano senza sosta per liberare abitazioni e  strade. Sopratutto si  vuole ritrovare l’ultimo disperso: Giovanni Farre l’allevatore di 62 anni di Bitti scomparso ad Onanì.

Giorgio Cicalo e Pietro Pintori rispettivamente responsabili della Protezione Civile regionale e territoriale sono appena usciti dall’abitazione della moglie dell’allevatore scomparso: «La signora non ha perso le speranze – afferma Pintori – è molto credente e ha fede che sia ancora vivo». Il figlio di Farre è stato portato in ospedale per un malore, poichè ha visto il padre  trascinato via dal fiume: «non è riuscito a salire sul tetto e quella maledetta miscela di acqua e fango lo hanno portato via», continua a  ripetere.

A Bitti è stato allestito il centro di ricerca. Gli interventi si concentrano  sopratutto lungo il Cedrino: venticinque Vigili del Fuoco specializzati in questo tipo di soccorso stanno perlustrando ogni tratto del fiume. A supporto delle ricerche anche degli strumenti informatici che forniscono una mappattura topografica dettagliata del territorio.

Dal punto di vista logistico si sta cercando di ripristinare un collegamento con Onanì che rimane isolata a causa del crollo del ponte lungo la strada per Bitti. L’operazione è complessa è sta richiedendo diverse ore di lavoro attraverso degli apripista si sta spalando fango e detriti per liberare la strada.

A Torpè, uno dei centri più colpiti, è stato prestato un primo ricovero a 150 sfollati.

A Nuoro le operazioni di soccorso sono state coordinate dal Primo Cittadino Alessandro Bianchi. Intanto la galleria di Mughina è stata resa di nuovo agibile. Stasera è stato dato l’ultimo saluto al poliziotto Luca Tanzi, i funerali si sono svolti nella chiesa Sacro Cuore.

Intanto le vittime ufficiali sono stimati a 16 e secondo il CNR (Centro Nazionale Ricerche) in Sardegna c’è il tasso di mortalità più alto per inondazioni rispetto alla media nazionale. In quanto in  Italia i morti per nubifragio sono stati 3 ogni 10 milioni mentre nella nostra Isola risultano essere 4 ogni 10 milioni.

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