Sequestro di beni per 400.000 euro a Talana

Sonia

Sequestro di beni per 400.000 euro a Talana

mercoledì 31 Luglio 2013 - 18:14
Sequestro di beni per 400.000 euro a Talana

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Immobile sequestrato a Talana

Straordinaria conclusione dell’operazione Talana Connection

Stamattina i Carabinieri del R.O.S. della Compagnia di Lanusei hanno posto la parola fine alla lunga e minuziosa operazione investigativa che ha portato al sequestro di tre immobili situati nel Comune di Loiri Porto San Paolo (SS), per un totale di circa 400.000 euro. I beni sequestrati erano stati realizzati mediante reimpiego di proventi di attività delittuose, e sono formalmente cointestati a Luca e Gabriele Arzu, 41 e 35 anni, fratelli del noto Raffaele Arzu di Talana (NU).

L’indagine partita nel 2008 con la cattura di Raffaele Arzu, già nel 2011 avevano portato al sequestrato di un ulteriore immobile a Talana, località Pranu Mannu, del valore di circa 200.000 euro. Nell’occhio del ciclone che in questi anni si è abbattuto e ha scardinato questa associazione criminale, estesa e ben organizzata, sono finiti i coniugi Gianluca Columbu (41 anni) e Maria Grazia Mascia (37), ai quali nel 2011sono stati sequestrati beni a San Sperate (CA) del valore complessivo di circa  230.000 euro, acquistati reinvestendo proventi di attività criminali; sono stati rinviati a giudizio Vincenzo Perrae Natascia Fadda, complici di Columbu e Mascia.

Il 17 giugno Stefano e Alessio Arzu con Frederic Aerst, cittadino belga di 41 anni, sono stati riconosciuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e traffico di narcotici perché, in concorso con Sergio Arzu – giudicato separatamente e condannato in primo grado di giudizio a 12 anni di reclusione – si associavano nel traffico di cocaina.

In questo circuito di narcotraffico sono finiti in manette anche Elisabetta Cinus, 43 anni, Diego Vacca – giudicato separatamente e condannato in primo grado di giudizio ad anni 8 di reclusione -, Daniela Spissu (34 anni) e Giovanni Locci, quest’ultimo giudicato separatamente e condannato in primo grado di giudizio a 14 anni di reclusione.

Matteo Brotzu

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