Pratosardo: la genesi contorta di un’area industriale

Sonia

Pratosardo: la genesi contorta di un’area industriale

mercoledì 24 Luglio 2013 - 17:02

L’Apan Sardegna prende posizione

su questa Area che stenta a decollare

 Sulla Zona industriale di Prato Sardo si parla tanto, si commenta sulla stampa ma non si agisce, tutto tace, nessuno viene a conoscenza di quanto avviene nel complesso industriale. Le aziende chiudono, i dipendenti vengono licenziati. Negli anni 2005/2006 Prato Sardo contava 235 aziende attive con una forza lavorativa di 2.700 dipendenti. Vantava grandi aziende commerciali e produttive leader in Sardegna e artigiani di valore. Si ricorda l’officina metalmeccanica dei f.lli Ladu, prima azienda ad occupare la zona industriale. Provenivano utenti da tutta la Sardegna per ordinare lavori che solo i Ladu producevano, purtroppo ha chiuso. La Camarda costruzioni meccaniche, che esiste ancora, con le sue numerose invenzioni di impastatrici e sfogliatrici e altro

Amatori, unica azienda che con i suoi brevetti costruisce i mezzi antincendio per la forestale; Denti e Carta, con tre attività a Prato e una a Ottana per la produzione di salumi, formaggi e pasta fresca sono il fiore all’occhiello; Pittorra autotrasporti unica azienda a livello Regionale organizzata per ogni tipo di trasporto a livello Nazionale oltre a interventi di recupero mezzi e altro; la Fensek che si distingue per la produzione dolciaria per tutta la Sardegna e la penisola, unica azienda leader di questo settore nella nostra isola; La S.G.P. di Graziano e Paolo Seddone uno dei primi insediato a Parto e il e ritenuto il decano del Consorzio, l’unico che conosce vita e miracoli di Parto Sardo e che segue con attenzione ogni problematica dello stesso Consorzio.

 Queste aziende e altre riescono ancora a resistere combattendo contro la crisi e gli istituti di credito. Attualmente la situazione di Prato Sardo si è ridimensionata, le aziende attive sono 190, 45 hanno chiuso l’attività, 32 hanno dato in affitto i capannoni per diversi settori di attività, 20 capannoni sono all’asta giudiziaria.  Le aziende attive dispongono circa 700 dipendenti e il 30% in cassa integrazione. Il Consorzio di Prato è definito uno dei migliori in Sardegna sia per la tipologia, urbanizzazione, servizi e tipo di attività aziendale. Infatti, dispone di una rete idrica con enorme deposito in ottime condizioni, impossibile rimanere senza acqua, una rete fognaria con impianto di depurazione, unico esistente e invidiato dagli altri Consorzi; una rete di illuminazione estesa per tutto il territorio dell’area consorziale, oltre ad uno sportello bancario e all’ufficio postale.

Gli imprenditori si lamentano dell’assenza totale degli Enti che gravitano sul Consorzio (come Provincia, Camera di Commercio e Comune), dei consigli di amministrazione del Consorzio che si sono avvicendati negli anni, non sono stati mai vicini alle imprese oltre a non aver gestito al meglio con nuove idee che senz’altro non avevano. Esiste il commissario che non conoscono e mai è stata indetta una riunione dei soci per sentire lamentele costruttive atte a migliorare le condizioni urbanistiche del territorio e non solo.

Invitano la nostra associazione (A.P.A.N. Sardegna) perché promuova un incontro urgente con gli Enti preposti, Consorzio e operatori per chiarire al meglio quale sarà la posizione del Consorzio dopo il commissariamento e chi soprattutto lo gestirà.

L’A.P.A.N. Sardegna si impegna di organizzare l’incontro nel mese di Settembre.

Il Direttore Gian Franco Seddone

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