Lo sviluppo sostenibile del Monte Ortobene

Sonia

Lo sviluppo sostenibile del Monte Ortobene

mercoledì 24 Luglio 2013 - 11:18
Lo sviluppo sostenibile del Monte Ortobene

Studioso e cittadini a confronto

Studiosi e cittadini a confronto
(foto Sonia Meloni – Cronache Nuoresi)

Per l’attuazione della ZPS

Lunedì 22 luglio presso la biblioteca Sebastiano Satta, a Nuoro si è tenuto l’incontro dibattito sulla elaborazione proposta del piano di gestione della zona di protezione speciale (ZPS) Monte Ortobene. Un pool di esperti composto dall’ ingegnere Peppino Mureddu, gli studiosi ambientali Luca Fadda e Ivo Manca hanno spiegato al folto pubblico presente in sala le motivazioni affinché la proposta venga approvata al più presto. La ZPS è regolata da norme della Comunità Europea è viene istituita per tutelare le biodiversità presenti nel territorio in armonia e nel rispetto della salvaguardia degli interessi delle comunità locali. Il monte Ortobene è un sito di interesse comunitario per quanto riguarda la tutela dell’aquila reale presente nel territorio e altre sei specie di uccelli molto rari a rischio estinzione. Rispetto ai parchi naturali si possono praticare diverse attività che vanno dalla pratica venatoria alle attività ricettive, ovviamente, rispettando le norme e i vincoli previsti dalle ZPS. Il piano di gestione delle zone speciali, secondo quanto stabilito dalla legge, si può attivare solo ed esclusivamente attraverso il modello della governance ovvero coinvolgendo i cittadini ad esprimere un proprio parere in materia. Per questo motivo, in attesa dell’approvazione della VAS (valutazione, ambientale , strategica), cioè un certificato che si propone di verificare che gli obiettivi individuati nel piano siano coerenti con quelli propri dello sviluppo sostenibile, l’Amministrazione comunale ha previsto una serie di incontri fra i cittadini nuoresi e i tecnici sul Monte Ortobene, definito come bene identitario per il capoluogo barbaricino e non solo. L’incontro svoltosi presso la biblioteca comunale è il primo dei tanti appuntamenti che si avranno per sviscerare in ogni aspetto l’argomento, dunque, l’invito è che tutti i cittadini, prendano visione della materia e partecipino in modo numeroso.

E’ stato specificato che l’elaborazione della proposta verrà pubblicata ai primi di agosto sul Buras, sul sito della Regione Sardegna e su quello del Comune. E’ importante che la ZPS venga applicata in tutte le sue norme poiché l’Ortobene può costituire il volano per la città e la provincia nuorese, se dovesse mancare la sua attuazione c’è il rischio che ogni attività che si voorrà svolgere sul monte Ortobene, dovrà essere sottoposta ad una previa istruzione complessa di valutazione di incidenza ambientale da parte della Regione Sardegna. Il piano di gestione, invece, favorirà uno snellimento dell’iter burocratico poiché la maggior competenza spetta al Comune.

Gli esperti in questa fase studio hanno individuato, inoltre, le peculiarità del territorio, eventuali minacce, potenziali soluzioni e azioni specifiche per la salvaguardia e lo sviluppo dell’ Ortobene. Attualmente tra i principali elementi di disturbo per le specie ornitologiche sono la presenza di antenne e di un eliosuperfice anche se è importante per la prevenzione e il controllo degli incendi, altri elementi che mettono a rischio l’ecosistema del Monte sono attività socio ricreative non normate, i rifiuti, il dissesto idrogeologico, strutture abitative e ricettive non a norma con i sistemi fognari, fenomeno dei bocconi avvelenati, inquinamento delle acque, aree degradate, siti di interesse archeologico da valorizzare e il comportamento non consono dei visitatori anche se a volte fatto in buona fede.. Per ogni aspetto, durante il convegno è stata avanzata una soluzione dibattuta dal pubblico in sala.

Sonia Meloni

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