Una parte della somma di denaro recuperata (foto Guardia di Finanza)

Commerciante arrestato dalla Guardia di Finanza in flagranza di reato

Gli uomini della Guardia di Finanza di Arbatax, in seguito ad attività investigativa coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Lanusei, hanno accertato che C.S. – titolare di un esercizio pubblico con sede a Barisardo – da tempo costringeva una propria dipendente a restituirgli una parte della sua retribuzione, abusando della sua posizione di datore di lavoro.

L’uomo pretendeva, minacciando il mancato pagamento dei futuri stipendi, la restituzione in contanti di una parte dell’importo erogato e riferibile all’indennità di maternità (D.Lgs. 151/2001). Tale indennità, come noto, viene anticipata dal datore di lavoro per essere poi rimborsata dall’INPS. Pertanto l’illecito comportamento danneggiava sia la dipendente che l’Istituto di Previdenza in quanto le somme destinate al sussidio di maternità finivano nelle tasche del datore di lavoro. Il meccanismo fraudolento era semplice: il datore di lavoro consegnava alla dipendente un assegno bancario (per un importo di circa 800 euro) e pretendeva le restituzione in contanti di gran parte della somma.

I militari, in seguito ad un appostamento e alla successiva perquisizione del locali (con mandato emesso dal Procuratore della Repubblica di Lanusei, Domenico Fiordalisi) hanno colto l’esercente in flagranza di reato, recuperando l’assegno e restituendolo alla legittima proprietaria.Al momento sono in corso ulteriori accertamenti al fine di verificare e quantificare eventuali altre somme che l’uomo potrebbe aver illecitamente preteso ed ottenuto dalla dipendente nei mesi scorsi. Al termine dell’operazione C.S. è stato arrestato con l’accusa di estorsione (in flagranza di reato) e dopo i rilievi di rito, associato alla casa circondariale di Lanusei.

S. Novellu