Festival letterario di Gavoi: una mostra del Man

Sonia

Festival letterario di Gavoi: una mostra del Man

lunedì 01 Luglio 2013 - 13:16

A Gavoi un progetto sulle opere astratte

Per il ciclo “La Sardegna in astratto” il Museo MAN, in occasione del Festival Letterario della Sardegna, “L’isola delle storie”, è lieto di annunciare l’apertura al pubblico della mostra  “Testimonianze” di Rosanna Rossi.

La mostra sarà aperta nei giorni del festival, dal 5 al 7 luglio, dalle 10:00 alle 22:00. Successivamente la mostra sarà visitabile, fino al 1 settembre 2013, il sabato e la domenica dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00, oppure su appuntamento.

 Il progetto, ideato dal Museo MAN e coordinato da Giovanni Curreli ed Enrico Piroddi, insieme a Giovanni Pisano e Alessandra Pinna, ricostruisce l’intenso percorso artistico di Rosanna Rossi attraverso una selezione di opere astratte realizzate tra i primi anni ’70 e i giorni nostri.

 Prive di un fuoco definibile, le opere di Rosanna Rossi presentano confini impalpabili, determinati esclusivamente dalla dimensione fisica della tela. Apparentemente ordinati e sequenziali, i lavori realizzati a partire dall’inizio degli anni Settanta sono in realtà caratterizzati da accelerazioni e continue deviazioni che trasformano i punti in segmenti e le linee rette in tracciati ondulati.

 Ciò che ne deriva è l’emersione volontaria di elementi intermedi, normalmente considerati secondari: il vuoto tra i pieni, le pause di luce, la tensione fra i campi grafici.

 Rosanna Rossi nasce a Cagliari nel 1937, dove tuttora vive e lavora. Terminati gli studi presso l’istituto d’Arte Zileri di Roma, nel 1958 torna in Sardegna dove inizia a esporre con regolarità. E’ tra gli artisti fondatori di “Studio 58”, un gruppo di libero dibattito orientato al rinnovamento dei linguaggi artistici e alla promozione dell’attività espositiva. Con il gruppo espone in diverse occasioni, presentando in un primo momento opere caratterizzate da una figurazione espressiva alterata da suggestioni materiche, in contrasto con i linguaggi folcloristici della pittura locale.

 Nel decennio seguente la ricerca di Rosanna Rossi si orienta verso l’astrazione, facendo interagire reminescenze naturalistiche nell’uso del colore e connotazioni segniche di matrice neoinformale. Da allora, pur con periodici sconfinamenti nell’ambito del ready-made, l’artista ha sempre mantenuto un’ambivalenza progettuale, oscillando tra un ordine costruttivo di ascendenza concreta e soluzioni astratte materico-espressive, a cui ha unito una ricerca parallela nell’ambito dell’assemblaggio, con l’utilizzo di materiali poveri o d’uso comune per la realizzazione di oggetti scultorei e installazioni.

 La forza del lavoro di Rosanna Rossi, presentato, in quasi sessant’anni di attività, in contesti prestigiosi, sia in Italia che all’estero, è testimoniata dai numerosi testi critici a lei dedicati da autori come Gillo Dorfles, Lea Vergine, Marisa Volpi, Tommaso Trini, Enrico Crispolti, Fred Licht, Marcello Venturoli, Maria Luisa Frongia, Mario Ciusa Romagna, Salvatore Naitza, Placido Cherchi e altri.

 “La Sardegna in astratto” è un ciclo ideato dal Museo MAN dedicato all’astrazione nella produzione artistica degli ultimi cinquant’anni. Il ciclo prevede una serie di mostre personali di artisti sardi di nascita o di residenza che, sino dagli anni Settanta – e in alcuni casi anche precedentemente – hanno sviluppato una ricerca nel campo dell’astrazione e che ancora oggi sono attivi nei circuiti nazionali. La rassegna mira a mettere in luce variazioni e ricorrenze delle diverse produzioni, affiancando lavori storici e opere di recente realizzazione. Il primo appuntamento del ciclo, che si è tenuto al Museo MAN nei mesi di maggio e giugno del 2013, è stato dedicato a Italo Antico (Cagliari, 1934).

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