Coronavirus: Crisanti: “Un lockdown a Natale? Credo sia nell’ordine delle cose”

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Coronavirus: Crisanti: “Un lockdown a Natale? Credo sia nell’ordine delle cose”

mercoledì 14 Ottobre 2020 - 15:46

«Un lockdown a Natale è nell’ordine delle cose»: ne è convinto il il virologo dell’Università di Padova Andrea Crisanti, che mette in guardia sui rischi della nuova fase dell’epidemia di Covid.

«Via via che i casi sono aumentati – ha detto ospite di Studio24 (RaiNews24) – la capacità di contact tracing e fare tamponi diminuisce e si entra in un circolo vizioso che fa aumentare la trasmissione del virus. Più che misure sui comportamenti occorre bloccare il virus: tra 15 giorni non non vorrei trovarmi a discutere di 10-12mila casi al giorno» dice il virologo.

A suo giudizio, infatti, con un lockdown a Natale «si potrebbe resettare il sistema, abbassare la trasmissione del virus, e aumentare il contact tracing».

Il professore ha citato la Gran Bretagna che ha deciso di fare il lockdown durante le vacanze scolastiche.

15 GIORNI PER INVERTIRE LA TENDENZA – «La pressione negli ospedali sta salendo rapidamente e bisogna stare molto attenti. La situazione a Milano è critica. Abbiamo pochissimo tempo per intervenire e invertire la tendenza»: Massimo Galli, responsabile Malattie infettive dell’ospedale Sacco, parla con preoccupazione dell’aumento dei contagi da Covid a Fanpage.it.

«Io – aggiunge – valuto che ci rimangano quindici giorni per mettere in campo misure utili per invertire la tendenza di forte aumento dei contagi. Non mi chieda come e cosa, ma va fatto subito». Secondo il professore «va valutata la ripresa dello smart working diffuso e l’ipotesi di riprendere la didattica a distanza almeno per le classi delle scuole superiori, alternando lezioni in presenza e da casa. Certo ora la situazione a Milano è preoccupante. Bisogna fare grande attenzione alla situazione dell’area metropolitana . E questo perché Nei mesi scorsi molti milanesi hanno viaggiato, alcuni si sono infettati e il virus ora sta circolando nel capoluogo. Ripeto: bisogna stare molto attenti e agire in fretta».

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