Nuoro. Furti di gioielli nei centri turistici: incastrati i tre Arsenio Lupin

Sonia

Nuoro. Furti di gioielli nei centri turistici: incastrati i tre Arsenio Lupin

martedì 27 Novembre 2018 - 13:03
Nuoro. Furti di gioielli nei centri turistici: incastrati i tre Arsenio Lupin

Un momento della conferenza stampa dei Carabinieri

Hanno messo a segno una serie di furti in appartamento tra Siniscola, Posada, Budoni e Arzachena facendo razzia di gioielli e altri preziosi ma, dopo una serie di indagini e pedinamenti, sono finiti nella rete degli inquirenti e arrestati.

Un momento della conferenza stampa dei Carabinieri

Un momento della conferenza stampa dei Carabinieri

Tutto ha inizio il 30 luglio scorso quando Ismaele Lebbiati, 21 anni, e Consuelo Iussi, 36 anni, (entrambi pluripregiudicati per reati contro il patrimonio), sono stati bloccati al centro di Olbia e denunciati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per ricettazione. Il terzo uomo,  e del padre di Ismaele Terens Lebbiati, 38 anni in un primo momento era riuscito a fuggire ma poi è stato anch’egli identificato e arrestato.

I tre arrestati: Ismaele, Terens Lebbiati e Consuelo Iussi

A incastrarli i gioielli ritrovati all’interno di un condotto di areazione dell’autovettura con la quale si spostavano, poi restituiti ai legittimi proprietari. Il primo a finire in manette è stato il 21enne (recluso nel carcere di Nuchis) in quanto su di lui gravavano già due ordini di custodia cautelare in carcere del Tribunale di Lucca. Le indagini non si sono fermate e si sono concluse il 21 novembre scorso con l’arresto degli altri due ladri: Lebbiati e Iussi. A incastrarli, tra le altre cose, i filmati ripresi dalle telecamere dislocate sul territorio, l’esame di celle e traffico telefonico dei tre autori dei furti, al fine di delineare un quadro completo dei loro spostamenti sull’Isola, incrociando poi i dati ottenuti con quelli delle denunce di furto formalizzate dalle parti offese.

Grazie anche alla collaborazione dei Carabinieri delle Compagnie di Lucca e di Viareggio (dove i due sono residenti), entrambi sono stati condotti rispettivamente nelle case circondariali di Lucca e Pisa mentre al più giovane del gruppo, già detenuto a Sassari, gli è stato notificato il provvedimento coercitivo, che pertanto andrà ad aggiungersi a quelli per i quali sta già scontando una pena.

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