Matteo Salvini arriva a Nuoro intorno alle 18 30. Al suo ingresso all’interno dell’ex Mercato Civico la folla lo applaude e lo accoglie al grido “c’è solo un capitano”.
Prima del suo arrivo il deputato della Lega Eugenio Zoffili, assieme al coordinatore provinciale Pierluigi Saiu parlano dal palco dei sopralluoghi fatti nelle settimane scorse a Oloè e a Orgosolo; «abbiamo riscontrato tanti problemi in questo territorio e li porteremo all’attenzione dei ministri competenti» ha detto Zoffili. Poi riflettori puntati sul leader del Carroccio nonché ministro dell’Interno Salvini il quale ha esordito in questo modo: «sono emozionato dalla accoglienza che mi avete riservato, devo tornare più spesso in Sardegna». Poi arriva il dono da parte di Saiu: un bronzetto nuragico, un capo tribù. «Un bel reperto archeologico – ha commentato il leader della Lega – ho visto fuori altri ‘reperti’ con la bandiera rossa e la falce e martello. Una risata li accompagnerà».
Matteo Salvini. Giovani, lavoro, immigrazione, ridimensionamento dei vitalizi, Sanità, Trasporti, elezioni regionali, smantellamento della legge Fornero e educazione civica. Tanti i temi toccati da Salvini nella maratona di un’ora all’Ex Mercato Civico. Non sono mancati nemmeno i momenti di ironia con il pubblico, che comunque ha condiviso punto per punto tutto il suo programma.
«Sono qui perché bisogna mandare via la Giunta Pigliaru. Non si risparmia sulla Sanità, io sono uno strumento per ricostruire quello che è stato distrutto in Sardegna da questa politica» – ha detto e ha ribadito – «non ho bacchette magiche. La Sardegna la salvate voi, sopratutto, non sono qua per imporvi nessuno, parlando di candidati governatore e consiglieri, non li sceglie qualcuno a tavolino a Milano o a Roma, li scelgono i sardi».
Tutte le immagini della visita di Salvini a Nuoro e della manifestazione di dissenso (foto S.Novellu)
Poi sui trasporti afferma: «stare su un’isola non può essere una condanna, le compagnie aeree e navali prendono milioni di euro, garantiscano il servizio». E poi la ‘madre’ di tutte le sue battaglie: quella per la legalità. «A Roma sono state abbattute le villette dei Casamonica, erano lì da trent’anni», ricorda, per rilanciare la lotta alla criminalità organizzata che domani lo porterà a consegnare ai Carabinieri un immobile a Villasimius confiscato alla mafia: diventerà la nuova caserma dell’Arma.
Ultimo spunto, il decreto sicurezza. «Ti ospito. Scippi? Stupri? Commetti mezzo errore? Dal 3 dicembre ti convoco e ti mando a casa tua».
Le contestazioni. ANPI, Potere al popolo e Rifondazione Comunista in prima fila per protestare contro “chi rappresenta il fascismo e il razzismo” commenta Graziano Pintori presidente provinciale dell’ANPI.
Con loro un gruppo di ragazzi di origine africana, ospiti di comunità del territorio, che cantano e suonano i tamburi mentre il resto del gruppo sventola le bandiere rosse. I manifestanti (autorizzati ufficialmente) sono partiti da piazza Vittorio Emanuele e poi a fine serata, hanno raggiunto l’incrocio di via Manzoni dove era atteso il passaggio del corteo di auto, con il ministro a bordo, diretto in Ogliastra per l’inaugurazione della nuova sede della Lega a Tortolì. Davanti al presidio una fila impenetrabile di agenti in assetto antisommossa.
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