Approdo. Gli operatori denunciano: “false promesse da parte dell’ASSL- ATS”

Sonia

Approdo. Gli operatori denunciano: “false promesse da parte dell’ASSL- ATS”

venerdì 23 Marzo 2018 - 22:37
Approdo. Gli operatori denunciano: “false promesse da parte dell’ASSL- ATS”

Uno scorcio della comunità "Approdo" (foto S.Novellu)

«Nessun ingresso a oggi, venerdì, della settimana è stato fatto; nessuna procedura di ingresso è stata attivata formalmente, nessun progetto scritto per futuro è stato inviato ai nostri indirizzi».

Lo annunciano gli operatori della cooperativa sociale Approdi di tipo A che stanno combattendo un’estenuante battaglia affinché la comunità  terapeutica Approdo (gestita dalla stessa dal 2012), che opera nell’ambito della salute mentale non chiuda i battenti a fine mese (APPROFONDISCI), in quanto la ASSL non sta più inviando il numero necessario di ospiti che garantisca un percorso comunitario ad alta intensità.

«Da settembre 2017 la comunità ospita 3 pazienti su 8 posti letto disponibili. In attesa che i centri di salute mentale inviino ulteriori ospiti dal territorio – Precisano gli operatori di Approdi. Per mesi abbiamo affrontato i ritardi di pagamento delle rette che la ASLL sta, attualmente, via via saldando. Però gestire una comunità residenziale semi vuota crea uscite senza adeguate entrate».

Sono tante le spese da sostenere: la manutenzione della struttura, il saldo dei fornitori e consulenti. Inoltre per garantire l’accreditamento regionale è necessario avere all’attivo un equipe multidisciplinare di risorse umane presenti sia con la comunità vuota o piena.

«Attualmente siamo alla paralisi e – come comunicato alle ASSL – in assenza di risposte certe, la nostra Pasqua vedrà i pazienti dimessi, i lavoratori licenziati e la chiusura dell’unica struttura di ricovero ad alta intensità per sofferenti psichiatrici della provincia di Nuoro».

I soci della cooperativa  segnalano oltre il danno anche la beffa poiché sul territorio c’è richiesta di ricoveri di pazienti e famiglie con un problema importante nella gestione della sofferenza psichiatrica, una contraddizione rispetto alle azioni intraprese dall’ASLL, che, non perfeziona invii per motivi “ad oggi non dichiarati”.

«In queste settimane, abbiamo chiesto formalmente via PEC di ricevere risposte a tutti i livelli . Nessuna risposta è pervenuta. Siamo stati convocati a diversi incontri, con ipotesi di programmazione e nessuna risposta scritta, certa e tempestiva. Abbiamo appreso mezzo stampa con replica dell’ATS Sardegna in data 16 marzo 2018 che paventava 2 ingressi in questa settimana e altri ancora nei giorni a seguire. Ma a oggi niente di tutto ciò si è concretizzato. Ci colpisce ancor più conoscendo la serietà dei nostri interlocutori, il fatto che ai nostri scritti non sia seguita risposta con lo stesso mezzo. Invece c’è stata una  replica  diffusa tramite i mass media.  Ci pareva un canale curioso per risponderci, ancor più considerato che ad oggi non ha avuto un seguito» (APPROFONDISCI).

«Abbiamo atteso fiduciosi per settimane, fiduciosi e resilienti. Oggi prendiamo atto che la ASLL ha ancora una volta disatteso quanto dichiarato. E riteniamo doveroso comunicarlo pubblicamente agli ospiti, alle famiglie, ai lavoratori della comunità Approdo, alla popolazione che ci segue e chiede aggiornamenti: la struttura è destinata a chiudere in assenza di risposte e di responsabilità. Rimangono poche ore per definire la situazione, ribadiamo l’invito ad una soluzione certa e scritta. Seguirà una lunga settimana di azioni pubbliche in linea con il nostro motto: #iniziativeabreve il diritto alla cura nella salute mentale in Barbagia non si distrugge, SI TUTELA».

So.Meloni © Tutti i diritti riservati

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