Diga Maccheronis. La Regione promette soluzioni immediate per evitare ulteriori sprechi d’acqua

Sonia

Diga Maccheronis. La Regione promette soluzioni immediate per evitare ulteriori sprechi d’acqua

martedì 20 Febbraio 2018 - 11:46
Diga Maccheronis. La Regione promette soluzioni immediate per evitare ulteriori sprechi d’acqua

L'incontro sulla diga di Maccheronis avvenuto in Regione

Dopo la denuncia della consigliera regionale del Partito Democratico Daniela Forma sullo spreco d’acqua legato all’invaso della diga Maccheronis, la giunta Regionale promette soluzioni operative alle problematiche emerse in questi giorni.
L’assessore ai lavori Pubblici Edoardo Balzarini nella giornata di ieri  ha incontrato i sindaci di Torpè, Omar Cabras, e di Posada, Roberto Tola, i rappresentanti di Enas, Arpas, Protezione Civile, Agenzia del Distretto Idrografico della Sardegna e del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, mentre oggi l’esecutivo regionale vaglierà la proposta di modifica della diga per salvaguardare la disponibilità della risorsa idrica in periodi siccitosi come questo.
In concreto la variazione riguarda il piano di laminazione statico attualmente applicato all’opera idraulica della Baronia che  permetterà il superamento delle soglie di riempimento prefissate.
In questi giorni il provvedimento regionale è quello di sospendere temporaneamente il rilascio dell’acqua dalla diga di Maccheronis.
Il consigliere regionale del Partito Democratico

Il consigliere regionale del Partito Democratico Daniela Forma

La consigliera regionale Daniela Forma, infatti, con un’interrogazione, aveva messo in evidenzia l’apertura delle paratie della struttura sul rio Posada con conseguenti perdite d’acqua in un periodo siccitoso.
«Un controsenso- spiegava la consigliera- preoccuparsi di controllare il livello dell’acqua degli invasi  in un periodo di scarse piogge dove non ci sono evidenti preoccupazioni di allerta meteo. La questione risulta ancor più delicata se focalizzata sull’invaso di Maccheronis, a servizio dei Comuni di Posada, Torpè, Siniscola, San Teodoro e Budoni. Questi centri, a forte vocazione agricola e turistica, sono stati interessati nei mesi scorsi da importanti restrizioni dell’acqua per uso irriguo e l’indicatore di stato dell’invaso  al 31 Gennaio 2018, risultava al di sotto della media regionale e corrispondente allo 0,16».

In virtù della segnalazione la Regione, praticamente,  aumenterà gradualmente nei prossimi giorni il livello dell’acqua presente nel bacino da quota 38 metri sul livello del mare (così come previsto per  febbraio dall’attuale piano di laminazione) a 40,5 metri sul livello del mare (quota prevista nel piano per marzo). Sulla base delle attuali previsioni meteorologiche si ipotizza di incamerare nell’immediato 5 milioni di metri cubi d’acqua e, successivamente, altri 5 milioni.

«Tutto questo – ha aggiunto l’assessore – in attesa della piena operatività della strumentazione idropluviometrica, in carico ad Arpas, sul rio Posada che consentirà di ottenere un sistema informativo più preciso sulla diga e un migliore controllo delle situazioni di piena. È necessario che Arpas porti rapidamente a termine questo progetto che deve essere operativo entro la fine dell’estate per essere fruibile – ha concluso Balzarini – all’inizio della prossima stagione autunnale».

Sonia Meloni © Tutti i diritti riservati

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