Corsi Forestali, Nuoro perde la prima occasione: Chessa attacca la Maggioranza

Sonia

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Corsi Forestali, Nuoro perde la prima occasione: Chessa attacca la Maggioranza

Bocciata la mozione per formare in città i 96 nuovi agenti del 2026. La consigliera: «Vinta dalla propaganda, penalizzato il territorio»
martedì 30 Dicembre 2025 - 11:15
Corsi Forestali, Nuoro perde la prima occasione: Chessa attacca la Maggioranza

Un mezzo del Corpo Forestale

NUORO – Si accende lo scontro politico a Nuoro sul futuro della formazione ambientale. Al centro della polemica la recente bocciatura, in Consiglio Comunale, della mozione che proponeva di ospitare nel capoluogo barbaricino i corsi di formazione per i 96 nuovi agenti forestali previsti dal concorso 2026.

Maura Chessa

L’iniziativa, presentata dalla consigliera del Gruppo Misto Maura Chessa, puntava ad anticipare nei fatti l’operatività della futura Scuola Forestale, garantendo a Nuoro un ruolo centrale già prima della sua istituzione formale. Una proposta definita “concreta e immediatamente attuabile”, ma che si è scontrata con il “no” dell’aula.

L’attacco alla maggioranza In una nota durissima, Maura Chessa definisce la bocciatura come una scelta «politicamente grave e amministrativamente incoerente». Secondo la consigliera, il rigetto del documento non sarebbe figlio di carenze tecniche o logistiche – dato che i locali per i corsi non risultano ancora individuati altrove – ma di logiche di schieramento.

«Ciò che ha prevalso – spiega Chessa – è stato un rigurgito di attribuzione politica. Una dinamica di propaganda e di rivendicazione di paternità che ha finito per oscurare il merito della proposta. Si è scelto di affermare una supremazia politica a costo di rinunciare a soluzioni coerenti con gli obiettivi già dichiarati».

Un’occasione persa per il territorio Per l’esponente del Gruppo Misto, la decisione rappresenta un freno alla vocazione naturale di Nuoro come polo formativo e universitario per le zone interne. Nonostante i proclami sulla visione strategica della città, la bocciatura dell’atto operativo viene letta come un segnale di debolezza: «Non si può parlare di strategia e poi bocciare ogni atto che ne renda concreta l’attuazione. Così si priva la città di opportunità reali».

La battaglia per la Scuola Forestale resta dunque aperta, ma con una ferita politica in più. Per Maura Chessa, l’esito del voto non è un atto neutro, ma «una scelta precisa che antepone l’appartenenza al bene comune», con il rischio di indebolire la credibilità di Nuoro nelle sedi regionali.

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