Un clima di terrore durato oltre due anni è terminato nella notte tra il 25 e il 26 dicembre, quando i carabinieri hanno bussato alla porta di un uomo accusato di aver trasformato la vita dei propri vicini in un incubo costante. I militari della stazione di Sanluri, supportati dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia locale, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Cagliari. Il destinatario del provvedimento è un disoccupato di 39 anni, volto già noto alle forze di polizia, ritenuto responsabile del reato di atti persecutori.
L’attività investigativa è scaturita dalle querele presentate da diverse donne residenti nella zona, stanche di subire vessazioni e intimidazioni. Secondo quanto ricostruito dai militari, le condotte persecutorie sarebbero iniziate nel settembre 2023 per proseguire ininterrottamente fino ai primi giorni di dicembre 2025.’indagato avrebbe messo in atto una serie di comportamenti molesti e aggressioni verbali, arrivando a formulare esplicite minacce di morte nei confronti delle persone offese e di altri residenti. Le indagini hanno evidenziato come le azioni dell’uomo abbiano ingenerato nelle vittime un perdurante e grave stato di ansia e timore e la necessità di modificare radicalmente le proprie abitudini di vita per evitare incontri con l’aggressore.
Proprio la gravità del quadro indiziario ha spinto l’autorità giudiziaria a disporre la misura più restrittiva. Una volta rintracciato nella propria abitazione e ultimate le formalità di rito, il trentanovenne è stato trasferito nella casa circondariale di Uta, dove resta a disposizione dei magistrati.
