Nuoro. Il Natale di Coldiretti e Confartigianato con il Vescovo: il lavoro entra nel presepe

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Nuoro. Il Natale di Coldiretti e Confartigianato con il Vescovo: il lavoro entra nel presepe

di Salvatore Novellu
martedì 23 Dicembre 2025 - 12:57
Nuoro. Il Natale di Coldiretti e Confartigianato con il Vescovo: il lavoro entra nel presepe

Coldiretti e Confartigianato dal Vescovo (foto S.Novellu)

NUORO – Come ogni anno, in occasione del Natale, la tradizione si rinnova con un gesto che unisce fede, lavoro e rispetto per l’ambiente. In un clima di festa e riflessione, i rappresentanti di Coldiretti Nuoro-Ogliastra, Leonardo Salis (presidente) e Alessandro Serra (direttore) e quelli di Confartigiantato Giuseppe Pireddu (presidente) e Pietro Mazzette (segretario), hanno fatto visita al vescovo, monsignor Antonello Mura, per consegnare un simbolo speciale destinato al presepe della diocesi.

Le statuine di Coldiretti e Confartigianato (foto S.Novellu)

Le statuine di Coldiretti e Confartigianato (foto S.Novellu)

Quest’anno, la statuina ritrae un agricoltore e un muratore, figure che racchiudono in sé due simboli delle due organizzazioni di categoria. Oltre a queste, le due delegazioni hanno voluto omaggiare il Vescovo con i prodotti d’eccellenza delle nostre aziende e il libro-denuncia Il cibo a pezzi. La guerra nel piatto, nel quale si solleva il problema di come le speculazioni globali e i cibi sintetici stiano trasformando il nutrimento in una merce senza volto, minacciando salute e biodiversità. Gli autori esortano a riscoprire il valore politico e identitario del cibo vero per difendere la sovranità alimentare e il lavoro dei produttori locali.

L'omaggio di Coldiretti al Vescovo (foto S.Novellu)

L’omaggio di Coldiretti al Vescovo (foto S.Novellu)

Nel corso dell’incontro il Vescovo ha ricordato che quello che volge al termine è stato un’anno particolarmente difficile, segnato dalla guerra e dalla minaccia dell’espansione del conflitto,”una ferita profonda che rimane nel cuore di tutta l’umanità”, e dalla morte di Papa Francesco seguita dall’elezione di Leone XIV°. augurando ai nuoresi un Natale di pace e fratellanza “umanizzando la vita, assumendola totalmente, come Dio ci ha insegnato”. Ha ricordato poi la minaccia della trasformazione del carcere di Badu ‘e carros, da lui stesso sollevato nei giorni scorsi, “dimostra che gli occhi devono stare sempre bene aperti, non accorgerci dopo dell’accaduto”.

Un momento dell'incontro con monsignor Mura (foto S.Novellu)

Un momento dell’incontro con monsignor Mura (foto S.Novellu)

Anche per Salis, l’anno appena trascorso è stato un anno difficile per i settori di sua competenza, caratterizzato da due fenomeni gravissimi, come la Dermatite nodulare bovina e la siccità, che hanno messo in ginocchio il settore dell’allevamento e quello dell’agricoltura; la crisi del pecorino romano, a causa della guerra dei dazi e svalutazione del dollaro, controbilanciati almeno in parte dalla tenuta del prezzo degli agnelli.

Un momento dell'incontro con monsignor Mura (foto S.Novellu)

Un momento dell’incontro con monsignor Mura (foto S.Novellu)

Questa iniziativa, che si ripete in tutta Italia, ci ricorda che il presepe è un organismo vivo, capace di accogliere le fatiche e le speranze di chi, ogni giorno, lavora per rendere il mondo più verde e accogliente.

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