Inaugurata la prima edizione di un progetto triennale che unisce le storiche tessitrici del Goceano ai designer contemporanei. Il centro pilota riapre dopo diciannove anni
NULE – Il rumore dei telai torna a risuonare nel cuore del Goceano. Sabato 20 dicembre, negli spazi dell’ex centro pilota I.S.O.L.A. in via Roma, è stata ufficialmente inaugurata T’essere – Esistere, non finito, finito. Non si tratta di una semplice mostra, ma dell’avvio di una rassegna triennale (2025-2027) che punta a rilanciare l’arte millenaria del tappeto di Nule, intrecciando la sapienza delle maestre artigiane con le visioni di progettisti contemporanei.L’evento segna un momento storico per la comunità: la rinascita di un centro che era rimasto chiuso dal 2006. Sostenuta dal comune di Nule e dalla pro loco, con il patrocinio della regione Sardegna, la manifestazione è curata dal direttore artistico Angelo Ziranu.
UN PONTE TRA GENERAZIONI – “La tessitura è un linguaggio”, ha dichiarato Ziranu durante l’apertura. “Vogliamo far dialogare i giovani e le scuole con designer che reinterpretano l’arte dei tappeti, sulla scia di quanto fatto in passato da giganti come Eugenio Tavolara e Ubaldo Badas“. Il progetto vede protagoniste le tessitrici locali — tra cui Maria Assunta Manca, Valeria Masala , Rosa Giua, Giovanna Maria Campus, Gonaria Manca e Maria Pala — impegnate a dare vita a bozzetti inediti firmati da creativi come Mara Damiani, Carolina Melis e Don Sebastiano Corrias, e lo stesso Ziranu. L’obiettivo dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Giuseppe Mellino, è chiaro: trasformare un’arte nata per il corredo domestico in un prodotto d’eccellenza capace di conquistare mercati internazionali e musei prestigiosi, creando sinergie con altri centri d’eccellenza come Samugheo e Mogoro.

IL PROGRAMMA – La mostra rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2026, accompagnata da un fitto calendario di appuntamenti:
Domenica 21 dicembre (ore 17:00): Proiezione del docufilm Dalla lana alla trama della regista Pj Gambioli, con un dibattito sulle esperienze di trasmissione del sapere artigianale.
Sabato 27 dicembre (ore 15:00): Laboratorio ludico-esperienziale per bambini dai 6 ai 10 anni dedicato alla tintura naturale della lana (su prenotazione).
Domenica 28 dicembre (ore 18:00): Presentazione del saggio A sa sarda di Silvio Orrù Mele.
Sabato 3 gennaio (ore 18:00): Convegno sul ruolo sociale delle tessitrici durante i periodi di guerra.
Lunedì 5 gennaio (ore 18:00): Serata di solidarietà per i bambini del Burkina Faso con il Lions club Goceano e il canto a tenore.
Domenica 18 gennaio (ore 16:00): Incontro tecnico sulla lavorazione della lana con l’azienda Crabolu e la designer Eugenia Pinna.
La rassegna si concluderà sabato 31 gennaio alle ore 10:00 con l’esposizione dei tappeti finiti realizzati durante i laboratori espositivi. Un’occasione unica per vedere come una trama antica possa ancora disegnare il futuro di un intero territorio. (S.NOVELLU)
