Nule ritrova il filo della tradizione: all’ex centro Isola nasce la rassegna “T’essere”

Salvatore

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Nule ritrova il filo della tradizione: all’ex centro Isola nasce la rassegna “T’essere”

domenica 21 Dicembre 2025 - 10:01
Nule ritrova il filo della tradizione: all’ex centro Isola nasce la rassegna “T’essere”

Inaugurata la prima edizione di un progetto triennale che unisce le storiche tessitrici del Goceano ai designer contemporanei. Il centro pilota riapre dopo diciannove anni


NULE – Il rumore dei telai torna a risuonare nel cuore del Goceano. Sabato 20 dicembre, negli spazi dell’ex centro pilota I.S.O.L.A. in via Roma, è stata ufficialmente inaugurata  T’essere – Esistere, non finito, finito. Non si tratta di una semplice mostra, ma dell’avvio di una rassegna triennale (2025-2027) che punta a rilanciare l’arte millenaria del tappeto di Nule, intrecciando la sapienza delle maestre artigiane con le visioni di progettisti contemporanei.L’evento segna un momento storico per la comunità: la rinascita di un centro che era rimasto chiuso dal 2006. Sostenuta dal comune di Nule e dalla pro loco, con il patrocinio della regione Sardegna, la manifestazione è curata dal direttore artistico Angelo Ziranu.
UN PONTE TRA GENERAZIONI – “La tessitura è un linguaggio”, ha dichiarato Ziranu durante l’apertura. “Vogliamo far dialogare i giovani e le scuole con designer che reinterpretano l’arte dei tappeti, sulla scia di quanto fatto in passato da giganti come Eugenio Tavolara e Ubaldo Badas“. Il progetto vede protagoniste le tessitrici locali — tra cui Maria Assunta Manca, Valeria Masala , Rosa Giua, Giovanna Maria Campus, Gonaria Manca e Maria Pala — impegnate a dare vita a bozzetti inediti firmati da creativi come Mara Damiani, Carolina Melis e Don Sebastiano Corrias,  e lo stesso Ziranu. L’obiettivo dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Antonio Giuseppe Mellino, è chiaro: trasformare un’arte nata per il corredo domestico in un prodotto d’eccellenza capace di conquistare mercati internazionali e musei prestigiosi, creando sinergie con altri centri d’eccellenza come Samugheo e Mogoro.

IL PROGRAMMA – La mostra rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2026, accompagnata da un fitto calendario di appuntamenti:
Domenica 21 dicembre (ore 17:00): Proiezione del docufilm Dalla lana alla trama della regista Pj Gambioli, con un dibattito sulle esperienze di trasmissione del sapere artigianale.
Sabato 27 dicembre (ore 15:00): Laboratorio ludico-esperienziale per bambini dai 6 ai 10 anni dedicato alla tintura naturale della lana (su prenotazione).
Domenica 28 dicembre (ore 18:00): Presentazione del saggio A sa sarda di Silvio Orrù Mele.
Sabato 3 gennaio (ore 18:00): Convegno sul ruolo sociale delle tessitrici durante i periodi di guerra.
Lunedì 5 gennaio (ore 18:00): Serata di solidarietà per i bambini del Burkina Faso con il Lions club Goceano e il canto a tenore.
Domenica 18 gennaio (ore 16:00): Incontro tecnico sulla lavorazione della lana con l’azienda Crabolu e la designer Eugenia Pinna.
La rassegna si concluderà sabato 31 gennaio alle ore 10:00 con l’esposizione dei tappeti finiti realizzati durante i laboratori espositivi. Un’occasione unica per vedere come una trama antica possa ancora disegnare il futuro di un intero territorio. (S.NOVELLU)

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