Dura nota dei consiglieri di Opposizione dopo il voto sulla Fondazione Nivola: «Bocciata la nostra proposta sulla competenza per favorire le spartizioni politiche del PD»
NUORO – Lo scontro politico in provincia si sposta sul terreno della cultura. Al centro della polemica la recente delibera che segna il ritorno dell’ente nella Fondazione Nivola, un atto che, secondo i consiglieri di opposizione Pierluigi Saiu, Giampaolo Corda e Giorgio Fresu, nasconderebbe una precisa strategia di occupazione delle poltrone da parte della maggioranza guidata da Giuseppe Ciccolini.
La scintilla che ha fatto esplodere la protesta del Centrodestra è stata la bocciatura di un emendamento presentato dalla minoranza durante l’ultima seduta. La proposta mirava a blindare le nomine all’interno dei musei e delle istituzioni culturali, stabilendo criteri tecnici rigidi: i rappresentanti della Provincia avrebbero dovuto essere scelti esclusivamente tra professori universitari o dirigenti della pubblica amministrazione con una comprovata esperienza nel settore dei beni culturali. «La nostra proposta era chiara: volevamo che la competenza prevalesse sull’appartenenza politica» spiegano i Consiglieri. Tuttavia, l’aula ha respinto il documento, aprendo – secondo l’opposizione – la strada a una gestione discrezionale degli incarichi.

Consiglieri di Centrodestra in Provincia (foto S.Novellu)
L’ACCUSA: “SPARTIZIONI IN VISTA” – Per Saiu, Corda e Fresu, il no della maggioranza non avrebbe motivazioni tecniche, ma squisitamente politiche. «Adesso abbiamo capito quali erano gli obiettivi di Ciccolini», incalzano i rappresentanti del centrodestra, puntando il dito contro la distribuzione di incarichi che, a loro dire, favorirebbe in primis il Partito Democratico. L’attacco non risparmia nemmeno i consiglieri di Maggioranza non appartenenti all’area di Centrosinistra, colpevoli di aver avallato la linea del Presidente: «Grazie al loro voto, Ciccolini potrà procedere alla lottizzazione di fondazioni e musei».
UNA BATTAGLIA DI PRINCIPIO – Il Centrodestra rivendica la natura della propria battaglia, definendola una difesa della qualità dell’offerta culturale del territorio. «La qualità dei nostri musei passa inevitabilmente per il profilo di chi è chiamato a gestirli. Noi abbiamo proposto figure di altissimo livello, ma la Maggioranza ha scelto altre priorità». Secondo i firmatari della nota, la bocciatura della proposta di far passare le designazioni attraverso il voto del Consiglio provinciale conferma la volontà di sottrarre al dibattito pubblico scelte che dovrebbero essere ispirate al merito e non agli equilibri di coalizione. (S.NOVELLU)
