Nuoro celebra il canto a tenore: da vent’anni patrimonio dell’umanità

Salvatore

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Nuoro celebra il canto a tenore: da vent’anni patrimonio dell’umanità

venerdì 19 Dicembre 2025 - 09:35
Nuoro celebra il canto a tenore: da vent’anni patrimonio dell’umanità

Un'esibizione dei Tenores di Thiesi (foto S.Novellu)

L’evento nei nuovi locali del MAN segna il traguardo del riconoscimento UNESCO. Il presidente Ciccolini: «La cultura torni al centro delle politiche pubbliche»


NUORO – Una serata dedicata alla voce profonda della Sardegna, quella che nasce dalle comunità e attraversa i secoli senza perdere la sua forza. Nei nuovi locali del museo d’arte della provincia di Nuoro (MAN), l’ente provinciale ha celebrato il ventennale del riconoscimento del canto a tenore quale patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO. Non solo una ricorrenza formale, ma un momento di riflessione su una pratica che, lungi dall’essere un reperto del passato, si conferma espressione viva e identitaria dei territori.

UN PERCORSO INIZIATO NEL 2025 – Il legame tra il canto polifonico e l’istituzione internazionale risale al 2005, quando fu proclamato “capolavoro del patrimonio orale“, per poi ottenere nel 2008 l’inserimento definitivo nelle liste UNESCO. Già dai primi anni duemila la provincia di Nuoro aveva intuito i rischi legati ai mutamenti socio-economici: il declino della civiltà pastorale e un turismo spesso superficiale minacciavano di alterare l’autenticità dei repertori. Da qui la scelta di avviare un percorso di tutela che oggi, nel 2025, taglia il traguardo dei vent’anni.

Nel suo intervento, il presidente della provincia di Nuoro, Giuseppe Ciccolini, ha voluto rendere omaggio alla lungimiranza dei suoi predecessori. «Questo anniversario è un atto di gratitudine», ha dichiarato Ciccolini. «Il percorso nasce dalla visione di Francesco Licheri, che comprese prima di molti altri il valore strategico dell’identità per il futuro dei nostri territori». Il presidente ha poi richiamato la stagione d’oro della politica culturale nuorese, citando l’impegno di guide come Giuseppe Pirisi e Roberto Deriu: «Dalla metà degli anni novanta, la provincia ha investito risorse importanti, facendo nascere musei e rafforzando le istituzioni. Oggi siamo eredi di quella stagione e abbiamo il dovere di rimettere la cultura al centro dell’azione pubblica, come leva di coesione e sviluppo».

L’iniziativa ha permesso di fare il punto sulla collaborazione tra associazioni, mondo della ricerca e istituzioni. La sfida resta quella di proteggere l’integrità del canto senza “musealizzarlo”. «Celebrare il canto a tenore significa assumersi un impegno: trasmetterlo senza snaturarlo», ha concluso Ciccolini. La serata ha ribadito che per la provincia di Nuoro la cultura non è un semplice ornamento, ma una risorsa essenziale per lo sviluppo umano e sociale dell’intera isola.

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