Si è tenuto a Nuoro un importante incontro dedicato all’educazione alimentare, promosso dall’Associazione 50&Più in collaborazione con Confcommercio, ASL e il Comune di Nuoro. L’evento ha visto la partecipazione di chef, medici ed esperti, impegnati in un confronto su come la sana alimentazione e l’attività fisica siano i pilastri fondamentali per prevenire patologie come l’obesità e le malattie cardiache. Stefano Flamini, presidente dell’Associazione 50&Più Nuoro, ha illustrato gli scopi del sodalizio che, con oltre 110 sedi nazionali, si pone l’obiettivo di diffondere la cultura del benessere attraverso il mangiare sano. In Sardegna, questo compito è agevolato da una cucina tradizionale basata su alimenti genuini, un modello vincente esportato in tutto il mondo, come testimoniato da chef di alto livello quali Silverio Nanu, il collega Francesco e uno chef giapponese che ha rappresentato la tradizione culinaria isolana nel suo Paese.

Stefano Flamini (foto Nieddu)
Per l’Amministrazione Comunale, Natascia Demurtas ha lodato l’iniziativa sottolineando come chi va all’estero impari nuove esperienze per poi tornare e valorizzare l’identità culinaria locale, ribadendo la necessità di proteggere eccellenze come il filindeu, progetto sostenuto attivamente dal Comune. Lo storico ristoratore Silverio Nanu, insieme ai suoi colleghi, ha mostrato concretamente come la cucina possa esaltare i prodotti locali e di stagione, dalle verdure al pesce, seguendo le ricette della tradizione e l’uso della vernaccia. Nanu ha inoltre lanciato un appello per la tutela del filindeu come pezzo di storia cittadina, mentre lo chef Francesco ha approfondito il tema della cucina vegana a base di prodotti locali genuini. L’incontro ha ribadito che solo la conoscenza del prodotto permette una buona alimentazione e che esportare la nostra cucina significa valorizzare i piccoli produttori, i pastori e i laboratori artigianali del territorio.

Show cooking (foto Nieddu)
Sul fronte medico, le dottoresse Bosu e Sirigu dell’ASL di Nuoro hanno evidenziato come dieta, buon cibo e movimento siano tre aspetti complementari per la salute, specialmente per gli anziani.

50&piu’ (foto Nieddu)
Sviluppare la cultura della prevenzione attraverso il cambiamento degli stili di vita e la socialità è fondamentale per invecchiare bene. In un’Italia che invecchia, è necessario investire nei piani di prevenzione contro la sedentarietà, come dimostrato dal progetto “Camminadores“, i gruppi di cammino guidati da esperti locali che hanno vinto la diffidenza iniziale della comunità. Le esperte hanno poi spiegato i benefici della dieta mediterranea e della piramide alimentare, dove alla base si trova proprio l’attività fisica. È emerso che la malnutrizione spesso deriva dall’uso non corretto del cibo piuttosto che dalla sua mancanza. Un monito finale è stato rivolto all’alimentazione dei bambini: la mancanza della colazione spinge al consumo di snack e dolci che favoriscono l’obesità, rendendo spesso necessario educare i genitori prima ancora dei figli per correggere abitudini errate che causano malattie evitabili senza ricorrere a cure mediche.
