NUORO – Un attacco frontale, durissimo. I consiglieri comunali Giacomo Masala, Annalisa Lai e Donatella Sannai hanno diffuso una nota congiunta per denunciare quello che definiscono un «profondo e corrosivo attentato alla democrazia» messo in atto dal sindaco Elisa Farris e dalla sua Giunta. Al centro della protesta c’è la prolungata assenza di convocazioni del Consiglio Comunale, fermo dallo scorso settembre, un fatto che secondo la minoranza svuota l’aula della sua funzione amministrativa, lasciando le grandi decisioni e le variazioni di bilancio in un «limbo arrogante» per poi approvarle solo all’ultimo momento utile.

I firmatari accusano il Primo Cittadino di rifuggire il confronto pubblico, citando come esempio il divieto alle dirette streaming delle sedute, nonostante la disponibilità gratuita di professionisti locali per il servizio. Un atteggiamento che, secondo i consiglieri, svelerebbe un timore del dibattito e una scarsa capacità amministrativa, mentre le interrogazioni sui temi sentiti dai cittadini resterebbero senza risposte oggettive. Ma il comunicato va oltre la critica procedurale, toccando nodi urbanistici e sociali delicatissimi: viene contestata l’approvazione di una lottizzazione privata che verrebbe portata avanti nonostante il parere contrario dei proprietari delle aree.

“Mai una amministrazione comunale si è interposta fra privati per approvare lottizzazione quando le parti risultano in disaccordo, ancora più se la parte contraria e quella che possiede la parte maggiore delle aree da pianificare, la domanda nasce spontanea, a che pro? A vantaggio di chi? di che cosa?” sottolineano i consiglieri di Opposzione.

L’affondo colpisce anche i servizi essenziali, con particolare riferimento alla mensa scolastica. L’opposizione punta il dito contro bandi di gara che, a causa di clausole troppo restrittive, sarebbero andati deserti, mettendo a rischio i bilanci delle famiglie a causa dei costi dei buoni giornalieri. Anche sul fronte degli usi civici, il silenzio della Giunta viene giudicato inammissibile e lesivo della trasparenza amministrativa. Il documento si chiude con una sfida aperta: Masala, Lai e Sannai si dicono certi che, dopo questo richiamo pubblico, il Sindaco annuncerà imminenti convocazioni dell’assise, ma ribadiscono che i fatti smentiscono ogni proclama, evidenziando una gestione della cosa pubblica ormai priva di coinvolgimento democratico sia per l’opposizione che per la stessa Maggioranza