Diritti negati e mobilità in crisi: è questo il bilancio emerso dal vertice in Provincia di Nuoro sul futuro dei trasporti, dove amministratori e dirigenti scolastici hanno chiesto alla Regione Sardegna una riorganizzazione urgente del servizio, puntando all’integrazione e a soluzioni flessibili come il trasporto su richiesta
testo e foto di Salvatore Novellu

Discussione sui trasporti in Provincia
PROPOSTE CONCRETE – L’incontro, tenutosi nei locali della Provincia di Nuoro con sindaci e rappresentanti degli istituti scolastici (ma con la grande assenza di ARST, uno degli attori principali del dibattito), è stato aperto dal presidente Giuseppe Ciccolini.
Il Presidente ha chiesto ai presenti di elaborare proposte concrete da portare all’attenzione della Regione, impegnata nel nuovo Piano Regionale dei Trasporti (PRT), uno strumento di programmazione pluriennale atteso da tempo. Ciccolini ha subito inquadrato il problema: la Regione non sembrerebbe propensa ad aumentare il chilometraggio complessivo, ma piuttosto a rivedere e rimodulare le tratte attuali per renderle più produttive e flessibili. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di superare le criticità esistenti in una provincia che ha modificato demograficamente il proprio assetto. Le questioni sollevate sono duplici: da una parte una carenza infrastrutturale, con un esplicito riferimento alla rete ferroviaria (da rilevare, in proposito, l’assenza dei sindaci dei paesi direttamente interessati come Macomer e i principali paesi del Marghine); dall’altra, l’urgente riorganizzazione del trasporto su gomma, cruciale per l’obbligo scolastico e per i collegamenti con i principali poli (Nuoro, Siniscola, Mandrolisai e Baronia).
Il presidente ha infine ricordato le specificità del territorio: ad esempio, il rischio di “morte delle province delle scuole minori” a causa della difficoltà di coordinamento tra i poli di istruzione, e il caso emblematico di Siniscola, unico centro in Sardegna con oltre 10.000 abitanti a non essere servito dal trasporto pubblico locale. Nel corso dell’incontro è stata anche espressa la volontà della Provincia di elaborare un progetto specifico sul piano turistico per il periodo estivo.

Il dirigente del Liceo Satta Andrea Fadda
IL DIRTTO ALLO STUDIO NEGATO – Unanime è stato il coro dei rappresentanti dei comuni e dei principali poli scolastici nel denunciare lo stato di disorganizzazione del servizio. Andrea Fadda (dirigente del liceo delle Scienze Umane Sebastiano Satta di Nuoro) ha sottolineato che: «Nessuno, al momento, si è posto il problema che gli studenti non sono tutti nuoresi, ma ci sono anche i pendolari, e sono tanti». Ancor più duro il dirigente dell’Istituto Tecnico di Siniscola, Michele Carta, secondo il quale il trasporto pubblico è una condicio sine qua non per il diritto allo studio per oltre il 50% degli studenti: “Molti studenti da centri come Orune, Orgosolo o Lula, non riescono ad arrivare a scuola nella fascia oraria richiesta (7:50 – 8:15). L’arrivo in ritardo o l’uscita anticipata compromettono la frequenza e la piena partecipazione all’offerta formativa, oltre a impedire agli studenti pendolari di usufruire di servizi essenziali come le attività di recupero. A questo si aggiunge il fatto che molte linee sono attive solo da ottobre a maggio, non coprendo l’intero anno scolastico”. Dello stesso tenore la richiesta di Toni Bosu, sindaco di Orotelli, che lamenta l’assenza di un collegamento diretto con Nuoro in orario consono.

Il dirigente dell’ITC di Siniscola Michele Carta
La consigliera Lisetta Bidoni ha portato all’attenzione un grave effetto indiretto della disorganizzazione dei trasporti sulla formazione giovanile, evidenziando una forte conseguenza sociale del problema; Bidoni ha sottolineato che, a causa della limitatezza dei collegamenti, la scelta della scuola superiore da parte degli studenti pendolari viene fatta non in base alla propria vocazione o aspirazione lavorativa, ma semplicemente perché, rispetto al centro di residenza, quell’istituto risulta essere il più vicino o il più facilmente raggiungibile. Questo intervento rafforza il coro di critiche dei dirigenti scolastici e degli amministratori, aggiungendo un elemento di danno alla libertà di scelta e alla qualità del percorso formativo degli studenti della Provincia
SOVRAFFOLLAMENTO, CENTRI COSTIERI E SANITÀ – Nel corso di vari interventi è emerso il problema del sovraffollamento sui bus degli studenti. La sindaca di Dorgali, Angela Testone, ha espresso forte preoccupazione per questa criticità, lamentando come i centri costieri siano spesso tagliati fuori: “Dorgali ha dovuto investire di tasca propria affittando bus navetta per i turisti per collegare Dorgali a Cala Gonone”. La sindaca sta presentando una scheda specifica alla Regione per manifestare le criticità del suo territorio.
Il problema della mobilità è stato inquadrato come una questione di diritti fondamentali, come ribadito dalla consigliera comunale e provinciale Gabriella Boeddu: la limitatezza del trasporto porta gli anziani a essere costretti a prendere i pullman degli studenti per recarsi in ospedale. L’assessora comunale ai Lavori Pubblici, Giulia Corda, ha rafforzato questo concetto, legando il fallimento del trasporto pubblico alla Sanità e al Diritto allo Studio, con la conseguenza che gli anziani rinunciano alle cure e gli studenti abbandonano il percorso formativo.

Discussione sui trasporti in Provincia
LE PROPOSTE – Per superare l’inefficienza, sono state avanzate diverse proposte concrete. Trasporto On Demand: la consigliera Boeddu ha proposto il trasporto su richiesta (on demand), collegando i piccoli trasportatori privati locali tramite App al sistema pubblico, affinché fungano da “collettori” per le aree più remote, sfruttando il futuro Centro Intermodale. Potenziamento ATP e Ferroviario: il consigliere comunale Pierluigi Saiu ha chiesto di supportare il progetto di ATP Nuoro e di rafforzare la futura linea ferroviaria Nuoro-Abbasanta, una richiesta supportata anche dall’ex Consigliere Regionale. Riorganizzazione: È stata ribadita la priorità di potenziare i collegamenti tra Nuoro e la Baronia e tra Nuoro e Oristano (per l’ambito sanitario).

La consigliera Gabriella Boeddu
In coda al dibattito, è arrivato anche il referente territoriale ARST, Luigi Casula, il quale ha confermato che l’attuale nodo di viale Sardegna sarà trasferito nel nuovo Centro Intermodale e ha assicurato la risoluzione di alcune criticità emerse. Il presidente Ciccolini ha infine accolto l’invito dell’ARST a presentare congiuntamente le schede di osservazione alla Regione Sardegna, formalizzando l’impegno a trasformare le richieste del territorio in proposte coordinate e concrete per il PRT.
