Dieci milioni di euro per salvare le sugherete private sarde

Salvatore

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Dieci milioni di euro per salvare le sugherete private sarde

sabato 13 Dicembre 2025 - 10:45
Dieci milioni di euro per salvare le sugherete private sarde

Via libera della Regione allo stanziamento per il recupero, la gestione attiva e la valorizzazione del patrimonio boschivo. L’Isola detiene l’80% della produzione nazionale


La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi, uno stanziamento di dieci milioni di euro destinati al recupero, alla gestione attiva e alla valorizzazione delle sugherete private in Sardegna. La misura, prevista dalla legge regionale n. 18 del 2024, mira a sostenere uno dei patrimoni naturali e produttivi più importanti dell’Isola, che concentra oltre l’80% delle sugherete italiane. Il settore è attualmente messo a dura prova dai cambiamenti climatici, dalle fitopatie e dalla frammentazione fondiaria. «La sughera è ambiente, lavoro, cultura. Investire sulle sugherete significa prendersi cura del paesaggio e allo stesso tempo, dare forza alle economie locali e alle comunità delle aree interne», ha dichiarato l’assessora Laconi.

Le risorse saranno erogate tramite avviso pubblico rivolto ai proprietari privati, prevedendo contributi a fondo perduto per una serie di interventi: miglioramento selvicolturale; prevenzione fitosanitaria; innovazione tecnologica; certificazione e rafforzamento delle filiere. Un elemento centrale della misura è la promozione della gestione associata, vista come strumento essenziale per superare la frammentazione delle superfici e rendere gli interventi più efficaci e sostenibili nel lungo periodo. L’attuazione della misura sarà affidata all’Agenzia FoReSTAS, che curerà la gestione dell’avviso e garantirà la coerenza con la normativa europea e gli indirizzi del Piano Sughericolo Nazionale.

«Vogliamo passare da una logica emergenziale a una visione di lungo periodo. La gestione attiva delle sugherete è una risposta concreta al cambiamento climatico e una scelta politica che mette insieme tutela ambientale e sviluppo», ha concluso l’assessora Laconi.

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