Nuoro. “Dalla parola alla materia”: l’arte di Alfonso Silba omaggia Satta e Deledda

Salvatore

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Nuoro. “Dalla parola alla materia”: l’arte di Alfonso Silba omaggia Satta e Deledda

mercoledì 10 Dicembre 2025 - 09:02
Nuoro. “Dalla parola alla materia”: l’arte di Alfonso Silba omaggia Satta e Deledda

Alfonso Silba, Gli invisibili (foto S.Novellu)

L’ultimo, intenso appuntamento dell’Autunno Sattiano al TEN unisce letteratura e pittura: un “corpo a corpo” che trasforma i testi in materia


NUORO – L’Autunno Sattiano – Satta 50, rassegna promossa dal Teatro di Sardegna / TEN Teatro Eliseo Nuoro, giunge al suo atto conclusivo con un evento espositivo di grande impatto. Giovedì 11 dicembre, alle ore 18, la TENgallery del Teatro Eliseo ospiterà il vernissage di Dalla parola alla materia. Omaggio a Satta e Deledda, la mostra dedicata alle opere di Alfonso Silba, riconosciuto come uno degli artisti più coerenti e radicati della scena sarda contemporanea. L’iniziativa, sostenuta dall’Assessorato regionale della Pubblica Istruzione e dal Comune di Nuoro, e realizzata con la collaborazione dell’ISRE – Istituto Superiore Regionale Etnografico, conclude il percorso dedicato al cinquantenario della scomparsa di Salvatore Satta e si pone, allo stesso tempo, come apertura ideale verso le celebrazioni del centenario del Nobel a Grazia Deledda, in programma nel 2026. Un doppio asse commemorativo che offre a Silba l’occasione di raccontare il suo profondo dialogo artistico con due voci fondative della modernità letteraria isolana.

Alfonso Silba all'inaugurazione della mostra 'A Cosima' (foto S.Novellu)

Alfonso Silba (foto S.Novellu)

Non illustrazione, ma un atto di coscienza – La mostra non propone una semplice interpretazione dei testi. Nel suo intenso testo critico, Efisio Carbone descrive l’approccio di Silba: l’artista “non legge Satta e Deledda: li attraversa”. Il suo lavoro è descritto come un processo alchemico dove la parola scritta diviene materia pittorica e scultorea. Come i grandi artisti che hanno dialogato con la letteratura (da Delacroix a Kiefer), Silba assume i testi come veri e propri “detonatori etici”. L’artista non segue la trama de Il Giorno del Giudizio, ma ne penetra la sostanza morale. Le figure emergono da uno scontro interiore, rappresentate come “condizioni dell’essere”: volti scavati, verticalità che richiamano maestri come Scipione e Giacometti. Le fragilità di Canne al vento sono metamorfizzate in una forza che si erge contro il mondo. Le tensioni di Cosima si tramutano in figure che cercano forma, mentre la tragedia de La madre è resa come una ferita morale cruda e immediata. La pittura di Silba, spesso prossima alla scultura (due opere scultoree saranno presenti in esposizione), rinnova, interroga e sfida il testo: l’arte ricrea la letteratura.

L'artista Alfonso Silba (foto S.Novellu)

L’artista Alfonso Silba (foto S.Novellu)

L’ARTISTA – Alfonso Silba, originario di Avellino ma da oltre sessant’anni residente a Orosei, mantiene con Nuoro un legame non solo geografico, ma intensamente poetico. La città, che fu il teatro morale di Satta e la matrice emotiva di Deledda, diventa in questa mostra lo spazio sospeso dove la memoria letteraria incontra la concretezza della pittura: un terreno di ascolto e rivelazione.

L’inaugurazione di giovedì vedrà la partecipazione dell’Artista, dell’assessora alla cultura, Natascia Demurtas, del presidente ISRE, Stefano Lavra, e del curatore dei testi, Efisio Carbone. L’esposizione di Silba, sofferta e luminosa, chiude idealmente il percorso espositivo dell’Autunno Sattiano, succedendo al successo delle mostre dedicate a Manuelle Mureddu e Salvatore Pirisi. La mostra “Dalla parola alla materia” rimarrà aperta con ingresso gratuito fino al 30 dicembre 2025. (S.Nov.)

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