Una truffa ben orchestrata su WhatsApp è stata sventata portando al recupero di 800 euro sottratti a una donna
TIANA – La vittima, una casalinga di circa 45 anni, ha ricevuto un messaggio su WhatsApp da un interlocutore che si spacciava per il figlio in difficoltà. Il falso figlio chiedeva urgentemente l’invio di una somma di denaro, fornendo un nuovo numero di telefono e un conto bancario. Temendo per l’incolumità del figlio, la donna ha eseguito un bonifico istantaneo di 800 euro. Pochi minuti dopo aver effettuato il pagamento, la donna si è accorta del raggiro e ha sporto immediatamente denuncia ai carabinieri di Ovodda.
Le indagini condotte dai militari hanno portato a risalire al conto di destinazione, intestato a un giovane ventenne, incensurato, residente nel nord Italia. I carabinieri sono così riusciti a ottenere il sequestro preventivo delle somme, che erano ancora presenti sul conto. Accertato che lo stesso titolare del conto era in realtà una vittima di un attacco informatico: ignoti avevano avuto accesso abusivamente ai suoi dati bancari e li avevano usati per commettere la truffa a sua totale insaputa.
Il procedimento penale a carico del giovane è stato quindi archiviato su richiesta della Procura della Repubblica presso il tribunale di Oristano, e l’intera somma di 800 euro è stata restituita alla vittima. L’episodio sottolinea l’importanza di prestare adeguata attenzione anche nei rapporti apparentemente più familiari e credibili, e la fondamentale collaborazione immediata tra cittadini e forze di polizia.
