Punto nascita di Lanusei: a nessuno interessa il destino dei bambini dell’Ogliastra

Salvatore

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Punto nascita di Lanusei: a nessuno interessa il destino dei bambini dell’Ogliastra

mercoledì 03 Dicembre 2025 - 11:16
Punto nascita di Lanusei: a nessuno interessa il destino dei bambini dell’Ogliastra

neonato (pixabay)

OGLIASTRA  – Il destino del Punto Nascita presso il Presidio “N.S. della Mercede” di Lanusei torna al centro del dibattito politico sardo con un tono di decisa insofferenza. Il Coordinamento #giulemanidallogliastra ha inviato una dura “lettera aperta” a tutti i vertici regionali – dalla presidente Alessandra Todde all’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi, fino a tutti i Capigruppo consiliari – chiedendo un impegno formale e non più rinviabile per la riapertura della struttura.

La missiva, firmata dal portavoce Adriano Micheli, non si limita a denunciare la chiusura, ma lancia una vera e propria sfida alla classe politica: “Siamo arrivati a un punto in cui non è più sufficiente prendere atto dei problemi. Serve assumersi responsabilità. Serve scegliere,” si legge nel testo.

IL SIMBOLO DI QUELLO CHE NON SI PUÒ FARE – Per la comunità ogliastrina, il Punto Nascita è diventato “il simbolo di tutto ciò che in Ogliastra ci viene detto che ‘non si può fare’: non ci sono medici, non ci sono numeri, non ci sono risorse.” Il Coordinamento respinge fermamente questa narrazione, citando l’esempio di altri territori montani e interni in Italia che hanno superato difficoltà analoghe. La proposta non è quella di un ritorno al passato, ma di un modello moderno e flessibile: un’équipe stabile affiancata da specialisti a rotazione, tecnologia al servizio delle persone e, soprattutto, un “percorso completo” che garantisca monitoraggi, prevenzione e una presa in carico che precede il parto stesso.

LA POLITICA DEVE DARE SOLUZIONI –  L’accusa più diretta è rivolta al presunto immobilismo: “Chi afferma che sia impossibile dimentica una cosa semplice: la politica può fare molto più di ciò che racconta.” La lettera elenca chiaramente le mosse possibili: creazione di incentivi veri (alloggi, continuità, condizioni dignitose) per attirare ginecologi, pediatri e infermieri.
Stipula di accordi con i reparti più forti della Sardegna per supporto e formazione. La decisione politica finale deve essere che “nascere a Lanusei non deve essere un privilegio, ma un diritto”.

SI VUOLE DAVVERO?  Il Coordinamento mette da parte le discussioni tecniche per porre una domanda esclusivamente politica: “La domanda non è più ‘si può riaprire il Punto Nascita?’. La domanda è un’altra: si vuole davvero?” Se la risposta è positiva, si afferma, “le soluzioni esistono già. Serve solo il coraggio — politico e amministrativo — di prenderle e farle diventare realtà.”

L’appello si conclude con una richiesta tassativa rivolta a Giunta e Capigruppo: assumere un impegno chiaro e pubblico per calendarizzare, discutere e deliberare entro tempi certi un percorso concreto per la riapertura. “Non un generico ‘vedremo’, non un altro tavolo senza esito. Un impegno scritto, trasparente e verificabile. Perché il futuro dell’Ogliastra non può più aspettare.”

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