Domenica 30 novembre, il festival ospita Cristina Caboni e Francesco Abate per esplorare la scelta tra destini subiti e destini scelti
NUORO – La X edizione del Dicembre Letterario si apre con un potente doppio appuntamento che mette a confronto due diverse generazioni e due intense narrazioni sarde sul tema della giovinezza spezzata e ricomposta.
Domenica 30 novembre, a partire dalle ore 18:30, il palco dell’ExMè sarà di Cristina Caboni e Francesco Abate, due voci che, attraverso i loro nuovi romanzi, affrontano la stessa, bruciante domanda: cosa resta quando la vita ti devia dalla strada che credevi di dover percorrere? Alle 18:30, la scrittrice di bestseller Cristina Caboni (Premio Bancarella 2017) presenta La rotta delle stelle. Al centro della storia c’è Marigold, una promessa della danza alla Scala di Milano, la cui carriera viene interrotta da un grave infortunio. Alla ricerca di un rifugio e di un legame familiare, Marigold si ritira in Sicilia dallo zio. È lì che scopre un segreto di famiglia legato al mare: il suono di una campana confiscata nel 1942, trasformata in arma e ora riemersa come misterioso richiamo. Il romanzo è un inno alla rinascita che avviene solo aprendosi al nuovo e accettando le proprie ferite. A dialogare con l’autrice sarà Graziella Monni.
Alle 19:30 si cambia registro con il giornalista Francesco Abate che porta in scena Gli indegni. Il romanzo è una controstoria degli anni Ottanta italiani, un omaggio a Pier Vittorio Tondelli e alla generazione spazzata via dall’eroina e dall’AIDS. Il protagonista è il sedicenne Livio che da Cagliari fugge a Firenze per un concerto di Patti Smith, dove incontra Anaïs. Inizia così un decennio frenetico e autodistruttivo, tra droghe, notti arcobaleno e la casa di Cesare, rifugio degli “indegni”—artisti, bohémien, e tutti coloro che rifiutano i modelli sociali imposti. È il racconto di chi, sentendosi inadeguato agli standard, trova la propria verità fuori dal coro. A intervistare l’autore sarà Giuseppe Deiana.

La scrittrice Cristina Caboni
Giuditta Sireus, direttrice artistica del Club Jane Austen, sottolinea la coerenza dei due romanzi con il tema scelto quest’anno: «Cristina e Francesco raccontano la Sardegna non come un luogo dove tornare, ma come un luogo dove fermarsi quando non sai più dove andare. Marigold e Livio sono corpi in fuga che, nella fuga, capiscono cosa significa davvero avere una casa. Questi romanzi ci dicono che abitare i libri significa prima di tutto abitare le proprie ferite». L’evento è organizzato dal Club di Jane Austen Sardegna, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su Eventbrite.
Salvatore Novellu
