La storia nuragica parla al mondo: in corso il cammino verso l’UNESCO

Salvatore

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La storia nuragica parla al mondo: in corso il cammino verso l’UNESCO

venerdì 28 Novembre 2025 - 09:14
La storia nuragica parla al mondo: in corso il cammino verso l’UNESCO

Il nuraghe di Tanca Manna (foto S.Novellu)

È in corso un’«importante lavoro di ricucitura della storia antica» della Sardegna, che potrebbe portare i nuraghi al riconoscimento come Patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO. È quanto ha sottolineato ieri dalla Presidente della regione, Alessandra Todde, intervenendo stamane alla terza conferenza internazionale “I nuraghi parlano al mondo”, evento clou della settimana nuragica organizzata a sa manifattura, a Cagliari, dall’associazione ‘La Sardegna verso l’UNESCO’.

CIVILTÀ NURAGICA AL CENTRO – La Presidente Todde ha evidenziato come l’iniziativa, che copre il percorso dal prenuragico al nuragico, debba essere narrata non solo ai visitatori esterni ma anche agli stessi sardi. «Non possiamo parlare di Sardegna senza parlare di civiltà nuragica», ha affermato, rimarcando la necessità che la storia antica venga insegnata e studiata nelle scuole. Riguardo alla candidatura UNESCO, la Presidente si è detta ottimista: «I rappresentanti UNESCO con i quali anche di recente la regione ha interloquito sono convinti che ci sia la possibilità per riuscire a riconoscere questi siti come patrimonio dell’umanità». Tuttavia, il vero traguardo, secondo la Todde, non è solo il marchio internazionale ma il lavoro svolto negli ultimi sei anni per rendere i siti accessibili, collegati e inseriti in una Rete, coinvolgendo attivamente i comuni e le comunità locali. «Se noi come sardi riusciremo in questo intento avremo già ottenuto il riconoscimento più grande», ha concluso.

LA CANDIDATURA – I lavori della mattinata sono stati aperti dal presidente Pierpaolo Vargiu, alla presenza di partner istituzionali come la Fondazione di Sardegna, partner dell’Associazione, della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Cagliari e Oristano e per quelle di Sassari e Nuoro, e dell’Università degli Studi di Cagliari e di Sassari. Dopo i saluti istituzionali di tutti i soggetti partner dell’Associazione, Edoardo Balzarini, socio dell’Associazione, ha illustrato i panel della mattinata spiegando il lavoro fin qui svolto e l’orizzonte temporale in vista della candidatura: nel mese di aprile 2024 l’Ufficio Unesco del MIC ha iniziato a svolgere i sopralluoghi sui siti monumentali sardi, il prossimo passo sarà l’analisi da parte del Comitato italiano Unesco che deciderà se il progetto sarà il candidato italiano da sottoporre alla valutazione degli organismi tecnici (ICOMOS) e istituzionali dell’UNESCO. Anna Depalmas, presidente del Comitato Scientifico, ha introdotto i risultati raggiunti dal progetto di tutela e valorizzazione. La sessione mattutina è stata dedicata ai progetti infrastrutturali per l’accessibilità e la fruizione dei siti, con i contributi di DICAAR e DADU (università di Cagliari e Sassari).

Nel pomeriggio, i lavori sono proseguiti con l’intervento dell’Assessora della pubblica istruzione e beni culturali, Ilaria Portas. La seconda sessione tematica ha posto l’accento sulla Rete dei 32 siti, sul modello di governance e sui dispositivi tecnologici (a cura di CRENOS, G-LAB e cCRS4). Il centro regionale di programmazione (CRP) ha presentato il progetto “Sardegna nuragica” e il quadro di riferimento.  Ospite internazionale della conferenza è stato Xavier Casanovas, coordinatore del Comitato Patrimonio Icomos-Spagna.

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