La Sardegna è in piena emergenza sicurezza stradale: dal 2020 a oggi, gli incidenti causati dalla fauna selvatica hanno raggiunto la cifra record di 6.995, un dato scioccante che è più del doppio rispetto al quinquennio precedente. Cinghiali e cervi sono i principali responsabili di collisioni che mettono a repentaglio la vita degli automobilisti, oltre a impattare pesantemente sulle produzioni agricole e sulla serenità delle comunità locali.

L’ass. reg. all’Ambiente Rosanna Laconi (foto S.Meloni)
Di fronte a questa escalation, la Giunta regionale ha agito con decisione. Su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente, Rosanna Laconi, è stata approvata la ripartizione di 460.000 euro destinati ai Comuni per avviare interventi sperimentali di contenimento spaziale, allontanamento e mitigazione degli impatti.
UNA SFIDA COMPLESSA – L’assessora Laconi ha sottolineato la difficoltà del fenomeno, definendolo “in costante crescita” e “molto complesso da contenere”, data l’estensione del territorio e della rete stradale. Tuttavia, ha garantito che l’Amministrazione sta procedendo sin dall’insediamento con un approccio integrato, che tiene insieme la prioritaria sicurezza stradale e la tutela degli ecosistemi.
Questo nuovo stanziamento si innesta in una strategia già avviata che, a partire dall’approvazione delle nuove Linee guida per i Piani provinciali (DGR n. 52/56 del 8 ottobre 2025), punta a omogeneizzare le attività di gestione e contenimento su scala sovracomunale.
LA RIPARTIZIONE DEI FONDI – I 460.000 euro sono stati distribuiti in modo mirato, concentrando le risorse dove il rischio è maggiore:
Cervi Sardi (Specie prioritaria): $136.000$ euro ai Comuni di Sarroch e Castiadas, le aree più esposte ai sinistri causati dal Cervo sardo.
Cinghiali (Maggiore causa di collisioni): $324.000$ euro suddivisi equamente tra i quattro Comuni con il più alto numero di incidenti: Alghero, Arzachena, Sassari e Olbia.
Gli interventi finanziati spaziano dai sistemi di dissuasione e allontanamento a dispositivi innovativi di prevenzione, gestione dei corridoi ecologici e misure sperimentali basate su evidenze scientifiche. L’obiettivo è chiaro: implementare un sostegno economico mirato ai Comuni più esposti per consentire l’avvio immediato di soluzioni efficaci contro un’emergenza che non può più attendere.
