Il circuito di Autunno in Barbagia – gioielli da tramandare, tesori da custodire prosegue il suo viaggio nelle radici dell’isola. Il calendario si appresta a svelare un nuovo affascinante capitolo nel weekend del 29 e 30 novembre, con le doppie tappe di Gadoni e Oniferi. I due paesi, pur nella loro diversità, offriranno ai visitatori un fine settimana immerso nella barbagia più autentica, in un intreccio tra natura monumentale e storia millenaria.
GADONI. IL CUORE DI RAME E I RITI ANCESTRALI – Incorniciato tra le vette di Sa Scova e Arzanadolu e affacciato sulla valle del Flumendosa, Gadoni celebra la sua identità mineraria con “Prendas de jerru 2025“. L’evento permetterà di visitare le domos antigas, animate da degustazioni e artigianato locale, ma il vero fulcro sarà la storia: le visite guidate alla miniera di Funtana raminosa, uno dei più antichi siti di estrazione e fusione del rame in epoca nuragica. Il momento più suggestivo sarà dedicato agli antichi riti del fuoco: “Is fraccheras” e “Is concas de mortu” animeranno il paese con un racconto intriso di simboli, mantenendo viva la memoria delle tradizioni ancestrali della comunità.
ONIFERI. LA LINGUA DELLA PREISTORIA E IL CANTO A TENORE – Oniferi è un vero e proprio museo a cielo aperto, celebre per il suo straordinario patrimonio archeologico. Il territorio vanta oltre quaranta nuraghi, numerose domus de janas e, soprattutto, la celebre necropoli di Sas concas, uno dei complessi preistorici più affascinanti della Sardegna. Le cortes del paese apriranno per ospitare dimostrazioni di panificazione tradizionale, l’antica tecnica domestica della “Lessiva” e lavorazioni artigianali. Spazio di assoluto rilievo sarà riservato al canto a tenore, espressione vocale riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale. Rassegne, esibizioni itineranti e incontri dedicati vedranno protagonisti i gruppi locali e formazioni ospiti, omaggiando l’identità sonora della Barbagia.
VALORIZZARE LA RICCHEZZA CULTURALE – Il presidente della camera di commercio di Nuoro, Agostino Cicalò, sottolinea l’importanza dell’appuntamento: “Gadoni e Oniferi raccontano due dimensioni fondamentali della Barbagia: la potenza dei paesaggi e la profondità della storia. È una ricchezza che dobbiamo continuare a valorizzare come leva di conoscenza e sviluppo per le comunità dell’interno”. Gli fa eco Roberto Cadeddu, presidente di ASPEN, che evidenzia come il circuito sia “un viaggio attraverso le comunità e le loro eredità più profonde,” dove “il dialogo tra passato e presente rende il circuito così unico e riconoscibile.”
Il calendario di Autunno in Barbagia 2025 proseguirà il 6-7-8 dicembre con la tappa di Fonni, per poi chiudere il 13-14 dicembre con Ortueri e Orune.
Salvatore Novellu
