NUORO – «Quando si ama in modo incondizionato non c’è spazio per la violenza» ha detto il vicesindaco nonché assessore alla Cultura del Comune di Nuoro nel corso dell’inaugurazione della “Panchina Scarlatta“, la nuova panchina rossa, simbolo della violenza di genere, donata dalla Federazione Nazionale Pensionati di Nuoro alla città e installata questo pomeriggio in piazza Indipendenza alla presenza delle autorità civili e militari.

L’inaugurazione della panchina rossa
«L’opera – ha chiarito l’avvocato Monica Murru al momento dell’inaugurazione – sarà completata nei prossimi giorni con una cassetta delle poste, che sarà a disposizione di chiunque abbia delle segnalazioni o delle richieste di aiuto».

Monica Murru e Natascia Demurtas
Al termine della breve cerimonia d’inaugurazione, l’iniziativa si è spostata nell’aula magna del vicino Liceo Musicale, dove il coro femminile “Priamo Gallisai” diretto da Maria Bonaria Monne ha intonato la struggente melodia di Non poto reposare cui ha fatto seguito la lettura di brani poetici e il dibattito sul tema della giornata.

Il coro femminile Priamo Gallisai diretto da M.B. Monne
Il presidente della FNS Tonino Ladu, dal canto suo, nel richiamare alla memoria la storia delle sorelle Mirabal (assassinate nella Repubblica Dominicana per mano degli agenti del dittatore Trujillo, proprio il 25 novembre (del 1960), data assurta a simbolo della violenza contro le donne, di cui è simbolo proprio la panchina rossa, così come le scarpette rosse) ha ricordato che «Nuoro non è esente da questo fenomeno, anche noi abbiamo avuto dei femminicidi, per questo dobbiamo impegnarci tutti, e il nostro impegno è simboleggiato dal dono alla città di questa panchina».
L’INAUGURAZIONE DELLA “PANCHINA SCARLATTA”:
