Prima centrale nucleare europea a fusione entro il 2027: la Sardegna tra i siti idonei

Salvatore

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Prima centrale nucleare europea a fusione entro il 2027: la Sardegna tra i siti idonei

martedì 25 Novembre 2025 - 19:55
Prima centrale nucleare europea a fusione entro il 2027: la Sardegna tra i siti idonei

La prima centrale a fusione entro la fine del 2027. La fusione nucleare è una tecnologia che promette energia stabile e pulita, con standard di sicurezza elevatissimi e senza produzione di scorie radioattive a lunga vita media


Uno studio di mappatura commissionato dall’azienda tedesca Gauss Fusion, in collaborazione con la Technical University of Munich (TUM), tra le centinaia di siti identificati come potenzialmente idonei a ospitare la prima generazione di centrali a fusione su scala commerciale. L’Italia emerge come un territorio strategicamente cruciale in questa analisi.

La ricerca ha analizzato nove nazioni europee, individuando circa 900 siti potenziali totali. L’obiettivo era identificare aree industriali e infrastrutture energetiche esistenti in grado di soddisfare criteri rigorosi, fondamentali per l’implementazione industriale della tecnologia. I parametri chiave includono: connettività alla rete elettrica ad alta tensione; accesso a sistemi di raffreddamento e recupero del calore; possibilità di riconversione di infrastrutture energetiche (ad esempio, ex centrali termoelettriche); vicinanza a centri industriali con elevato fabbisogno energetico.

LA SARDEGNA – L’Italia, con 196 siti potenziali censiti, si posiziona tra le nazioni più promettenti. L’analisi ha – delineato due principali macro-aree di interesse sul territorio nazionale:

  • Nord Italia: Sette grandi hub individuati lungo l’asse del fiume Po, in particolare tra Milano, Cremona e Venezia, regioni che vantano una combinazione ideale di industria pesante e infrastrutture di rete consolidate.
  • Sud Italia e Sardegna: Sono stati mappati quindici cluster costieri di dimensioni più ridotte, distribuiti lungo le coste. Una specifica area del Cagliaritano, nel SudSardegna, è stata inclusa tra i siti idonei. L’identificazione del Sud Sardegna, probabilmente in aree come la vasta zona industriale di Macchiareddu, è motivata dalla presenza di infrastrutture portuali e industriali, nonché dalla vicinanza a fonti di raffreddamento (il mare).

LA FUSIONE – L’idoneità tecnica del Sud Sardegna si scontra con la storica e ferma opposizione della Regione al deposito di scorie nucleari. Tuttavia, la fusione nucleare è una tecnologia radicalmente diversa, che promette energia stabile e pulita, con standard di sicurezza elevatissimi e senza produzione di scorie radioattive a lunga vita media. Questa apertura verso la ricerca e l’implementazione della fusione potrebbe rappresentare per l’Isola un importante vantaggio geopolitico e una spinta alla riconversione industriale.

I risultati della mappatura saranno ora sottoposti all’attenzione dei governi europei e delle autorità regolatorie nazionali. L’obiettivo di Gauss Fusion è la selezione finale del sito per la prima centrale a fusione entro la fine del 2027, segnando il passaggio cruciale dalla fase di ricerca a quella di implementazione industriale.

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