NUORO – La battaglia per la liberazione di Anan Yaeesh, rifugiato politico palestinese in Italia e combattente della Seconda Intifada, entra in una fase cruciale. Yaeesh è detenuto dal 27 gennaio 2024 per decisione dello stato italiano, che lo sta processando, assieme ai suoi amici Al Irar e Mansour Doghmosch, per aver partecipato alla resistenza palestinese in Cisgiordania, territorio la cui occupazione è considerata illegale anche dal diritto internazionale.
Il caso di Yaeesh, che godeva dello status di rifugiato politico, ha immediatamente mobilitato una vasta rete di attivisti e solidarietà. Tuttavia, il movimento ha dovuto affrontare un ulteriore ostacolo. Da settembre, infatti, Anan Yaeesh è stato trasferito dal carcere di Terni a quello di Melfi. Una mossa interpretata dagli attivisti come un tentativo di isolamento, volto a recidere i legami con la rete solidale che si era creata attorno a lui nella precedente sede di detenzione.
Per mantenere alta l’attenzione sul caso e rafforzare il sostegno, gli organizzatori hanno indetto una serata di raccolta fondi dedicata interamente ad Anan Yaeesh. L’obiettivo è quello di garantire supporto legale e morale, ribadendo un messaggio chiaro e inequivocabile: «La resistenza non si arresta. La resistenza non si processa». L’appuntamento è fissato per sabato 29 novembre alle ore 19:00 presso il circolo Utalabì, in via Redipuglia 37 a Nuoro, dove sarà proiettato il documentario Colpevoli di Palestina sulla vicenda giudiziaria di Anan, Ali e Mansour, cui farà seguito un dibattito con il pubblico in sala.
S.Nov.
