NUORO – La Stagione di Prosa e Danza 2025-2026 prende forma al Teatro “San Giuseppe” di Nuoro, frutto dell’organizzazione del CeDAC, Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna, in collaborazione con Bocheteatro. L’iniziativa gode del patrocinio e del sostegno del MiC (Ministero della Cultura) e della Regione Autonoma della Sardegna, con il contributo della Fondazione di Sardegna.
Il cartellone presenta sette titoli in scena da dicembre ad aprile, ponendo l’attenzione sulla drammaturgia contemporanea e sapienti intrecci tra teatro, letteratura, danza e cinema. La Stagione si apre con Giovanni Carroni in “Sos Sinnos”, tratto dal romanzo di Michelangelo Pira, uno spettacolo che riflette profondamente sul tema dell’identità, con la partecipazione speciale del Tenore di Bitti “Mialinu Pira” e le musiche eseguite dal vivo da Mauro Mibelli. Tra i protagonisti dell’iniziativa anche Ottavia Piccolo in “Matteotti, anatomia di un fascismo” e Stefano Fresi in “Dioggene”. Il programma prosegue con Roberto Abbiati ne “Il Vecchio e il Marlin”, tratto dal celebre libro di Ernest Hemingway, con la regia di Claudio Morganti; le “Metamorfosi” di Ovidio nella versione curata da Andrea Baracco, arricchita dalla voce narrante di Nina Pons e i tamburi dei Munedaiko. Un’ulteriore suggestione tra presente e futuro è offerta da “Il fuoco era la cura” del collettivo Sotterraneo, ispirato a “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury. Infine, il capitolo dedicato alla Danza è affidato a “The Man” di RBR Dance Company: con le coreografie di Cristina Ledri e Cristiano Fagioli, lo spettacolo propone un avvincente racconto per quadri ispirato a “La Passione di Cristo” di Mel Gibson, veicolando una storia potente e un messaggio di speranza che da secoli affascina credenti e non.
