NUORO– La storica tradizione  che lega Nuoro e Desulo ha vissuto ieri mattina un momento di intensa emozione e profonda valenza istituzionale per la festa della Madonna delle Grazie che si svolgerà domani 21 novembre

Il Sindaco di Nuoro  Emiliano Fenu si è recato per la prima volta nella sua veste a Desulo per ritirare i 19 ceri votivi, simbolo del rinnovo di un voto che affonda le radici in oltre due secoli di storia collettiva. Era il 1812 quando grazie a un voto alla Madonna delle Grazie, il capoluogo barbaricino si liberò dal colera. Da allora il voto si rinnova attraverso i 19 ceri votivi che rappresentano i rioni della città.

IL VIAGGIO A DESULO –  Il momento clou della mattinata è stato l’incontro con la signora Tommasa Frau, custode della tradizione da ben 28 anni. «Entrare nella sua casa è stato un momento di profonda emozione che rafforza il legame tra le nostre comunità, fa capire quanto sia preziosa la nostra identità e quanto sia importante custodirla», ha commentato il primo cittadino. Accogliere i ceri, ha spiegato, trascende il mero adempimento di un dovere istituzionale per diventare un atto di partecipazione a una storia comune e a una fede popolare che unisce e attraversa il tempo. Il gesto rituale è la rievocazione di un solenne impegno preso da Nuoro nel 1812, quando la comunità si rivolse alla fede per chiedere protezione durante una terribile pestilenza. Oggi, come allora, quel gesto parla di gratitudine, memoria e speranza, valori che il Sindaco si è detto onorato di poter guidare in un momento così carico di significato per l’intera cittadinanza.

La cerimonia ufficiale di rinnovo del voto si terrà venerdì a Nuoro, dove i 19 ceri votivi completeranno il loro percorso, sancendo ancora una volta il profondo legame storico-culturale tra le due comunità della Barbagia.