Lutto nel mondo dello spettacolo: le iconiche gemelle Alice e Ellen Kessler sono state trovate senza vita nella loro casa di Grünwald, vicino a Monaco di Baviera. Le sorelle, che avevano 89 anni, sarebbero ricorse al suicidio assistito, secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild. Le due artiste, che vivevano in due appartamenti attigui e comunicanti, sono state trovate l’una accanto all’altra. La polizia, informata del decesso solo oggi, ha potuto unicamente constatarne la morte, escludendo la responsabilità di terzi. Il suicidio assistito è una pratica ammessa in Germania a determinate condizioni. Secondo il Bild, le gemelle avevano espresso nel testamento la volontà che, dopo la cremazione, le loro ceneri venissero riposte nella stessa urna.
Nate a Nerchau, in Sassonia, il 20 agosto 1936, le gemelle fuggirono dalla Repubblica democratica tedesca per stabilirsi nella Germania Ovest, a Duesseldorf, nel 1952. A 40 anni posarono per la copertina di Playboy, mantenendo intatto il loro fascino. Per la Germania erano “le gambe della nazione”, ma il loro successo più travolgente lo raggiunsero in Italia, dove sbarcarono nel 1961. Con le loro figure statuarie e il savoir-faire appreso dalle mitiche Bluebell Girls del Lido di Parigi, le Kessler conquistarono il pubblico italiano con gli spettacoli televisivi che hanno fatto la storia.
Il debutto in Italia avvenne a Giardino d’inverno, ma la consacrazione arrivò con Studio Uno, al fianco di Mina.
L’inno: Il loro Da-da-un-pa divenne un vero e proprio tormentone, canticchiato da intere generazioni, caratterizzato dal loro inconfondibile accento teutonico.
Ballerine, cantanti e attrici – apparvero al cinema per Dino Risi (Il giovedì) e con Alberto Sordi (I complessi) – in italia rimasero celebri anche per i Carosello dedicati ai collant e per i grandi varietà come Milleluci e Canzonissima.
Alice ed Ellen Kessler rimangono, così, nell’immaginario collettivo degli italiani: due icone di grazia e talento, che hanno vissuto e sono morte all’unisono, esattamente come avevano sempre desiderato.
