“Foreste Aperte”. A Lodè un viaggio nella Sardegna più autentica tra natura e tradizione

Salvatore

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“Foreste Aperte”. A Lodè un viaggio nella Sardegna più autentica tra natura e tradizione

lunedì 17 Novembre 2025 - 12:47
“Foreste Aperte”. A Lodè un viaggio nella Sardegna più autentica tra natura e tradizione

I tenores di Lode' Su Rescattu (foto S.Novellu)

LODÈ – Si è conclusa con successo sabato a Lodè l’edizione 2025 di “Foreste Aperte”, ultima tappa di una manifestazione che non solo celebra la bellezze naturalistiche del Parco di Tepilora ma anche il riconoscimento internazionale di riserva della biosfera MAB UNESCO.
Con oltre 300 presenze registrate, l’evento ha saputo attrarre turisti entusiasti da ogni angolo della Sardegna, un risultato frutto della stretta collaborazione tra gli operatori del parco e la calorosa comunità locale, che ha aperto le porte delle proprie case ai visitatori con cuore ospitale.

L'asinello Celentano tra i visitatori (foto S.Novellu)

L’asinello Celentano tra i visitatori (foto S.Novellu)

L’ESCURSIONE   – La giornata è stata un inno alla natura e alla tradizione. L’avventura è iniziata all’alba con l’escursione al parco di Tepilora, che ha coinvolto oltre 180 appassionati lungo i suggestivi sentieri di un territorio che spazia tra Gallura e Alta BaroniaI suggestivi sentieri di questo borgosono da tempo meta di appassionati di trekking. Tra i percorsi di maggiore rilievo, mappati e curati dall’agenzia Forestas con il contributo essenziale del Club Alpino Italiano (CAI), spicca il sentiero Italia, che si snoda tra le valli del parco di Tepilora e i crinali calcarei del Montalbo.

Lode', lavorazione del formaggio foto S.Novellu)

Lode’, lavorazione del formaggio foto S.Novellu)

IL CANTO A TENORE – Intorno a mezzogiorno, l’atmosfera si è fatta magicamente sospesa al cospetto della suggestiva Domus de Janas di Oriavula, dove i Tenores “Su Riscattu“hanno incantato i visitatori con sonorità che affondano le radici nella profondità della tradizione locale. Ospiti d’onore i Tenores di Thiesi, anch’essi abili interpreti del canto a Tenore, espresso però nella propria variante.

Lode', la fucina del fabbro (foto S.Novellu)

Lode’, la fucina del fabbro (foto S.Novellu)

Ma Foreste aperte non è stato solo ambiente e natura, nel centro storico del paese è stata ancora una volta la tradizione ad attrarre i visitatori, che hanno potuto partecipare attivamente ai laboratori degli antichi saperi e sapori: dalla lavorazione del formaggio alla preparazione della pasta fresca passando per le orillettas e per la forgiatura del ferro battuto. Mascotte della giornata l’asinello Celentano.

Lode', lavorazione del cuoio e delle orillettas (foto S.Novellu)

Lode’, lavorazione del cuoio e delle orillettas (foto S.Novellu)

L’ESSENZA DELLA MANIFESTAZIONE – Questa manifestazione ha dimostrato ancora una volta come il connubio tra sostenibilità e turismo esperienziale sia il modello vincente per valorizzare l’inestimabile patrimonio delle zone interne della Sardegna.

FORESTE APERTE A LODÈ:

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